Giornalismo trash sui rifiuti di Roma
25 December, 2017
Rifiuti, Raggi chiede aiuto a Pizzarotti: la "monnezza" di Roma negli inceneritori di Parma
( Questo il titol di un articolo emblematico, e anonimo, di Roma Today..Le mi controdeduzioni in neretto)
„
Il "no" agli inceneritori è stato un baluardo delle politiche ambientali a Cinque Stelle. Ma, ironia della sorte, i rifiuti della Capitale a guida grillina finiranno negli impianti dell'Emilia Romagna, con ogni probabilità nel termovalorizzatore tanto odiato dalle "stelle" ecologiste. Il delicato equilibrio del sistema di smaltimento romano sta dando segni più che evidenti di cedimento da giorni, con strade invase dai rifiuti, impianti a rilento, pochi mezzi a svuotare i cassonetti (un bando di gara andato deserto) e lo stop della Toscana che non accoglierà più le sue 200 tonnellate quotidiane. Per scongiurare l'ormai classica emergenza rifiuti di Natale, quando il volume di immondizia prodotta aumenta in maniera fisiologica e i giorni festivi si accumulano frenando ulteriormente la raccolta, la sindaca di Roma ha chiesto aiuto all'Emilia Romagna.
In verità non risulta nessuna particolare emergenza rifiuti a Roma, al di là delle ormai tradizionali difficoltà di gestire e smaltire i rifiuti dopo decenni di dominio del sistema incentrato sulla discarica di Malagrotta. La sindaca di Roma non ha chiesto aiuto all'Emilia. E' successo che dopo l'accordo firmato dalla Toscana ( cercato dalla Regione Lazio) sono emerse difficoltà dalla Toscana stessa e a titolo esplorativo il Lazio ha chiesto ad altre regioni quali sarebbero le disponibilità
"Sicuramente chiederemo a Parma: il suo impianto è il più moderno e tecnologico, oltre ad avere una grande capacità residua di smaltimento, visto che lì la differenziata è arrivata a quota 74%" ha dichiarato l'assessore regionale Paola Gazzolo. Se arriverà il via libera, il primo Comune a essere coinvolto sarà Parma, amministrata dall’ex 5 Stelle Federico Pizzarotti. "Bisognerà capire se il sindaco darà l’assenso oppure, in ossequio al credo Cinque stelle di eliminare gli inceneritori, farà pesare il fatto che chi non vuole questi impianti non può poi chiedere di usare quelli degli altri".
La seconda dichiarazione attribuita all' assessora emiliana, se vera, conferma che alcuni amministratori trattanto l'argomento con una fortissima partigianeria politica, addirittura "sfrugugliando" per avere più polemiche.
Già, perché se dovesse accettare sarebbe un po' un paradosso: i rifiuti della Roma grillina smaltiti in un inceneritore (in barba ai dogmi pentastellati) nella città di un sindaco ex grillino, ripidiuato proprio per aver tenuto in vita, nonostante le promesse, quell'impianto. (Proprio per quel motivo? Mah )
Un corto circuito difficile da evitare viste le condizioni in cui versa la Città eterna.
Tra emergenze negate e problemi endemici, Ama e Roma Capitale verranno presto sommerse da azioni legali collettive. Da tutta la città, si stanno preparando ricorsi per chiedere non solo lo stop al pagamento della Tari, ma anche il risarcimento per il mancato servizio erogato. Così, alla faccia del Natale tranquillo raccontato dall'assessora Pinuccia Montanari, in Campidoglio è corsa contro il tempo per salvare momentaneamente la città. Si è tentato di rivolgersi a realtà esterne, privati, per incrementare la raccolta nei municipi più critici, ma l'ipotesi al vaglio ha già scatenato rabbia e minacce di sciopero dei sindacati. L'ultima soluzione trovata, con buona pace dei programmi elettorali ambientalisti, è Parma e il suo inceneritore.In realtà a noi risulta che il termovalorizzatore di Parma NON sia afatto tra le opzioni, perchè caro sia come costi di smaltimento che di trasporto. A facilitare gli spostamenti extraregionali dei rifiuti è stato il decreto Sblocca Italia. Il ragionamento secondo il quale chi non vuole nuovi incenertori non dovrebbe usare quelli già esistenti è di tipo moralistico-capzioso. Se ci sono spazi disponibili perchè non usarli, anzichè fare farne di nuovi? In ogni caso resta la questione di fondo. se non ci sono impianti in Lazio è perchè per decenni ci si è affidati alla sola discarica privata di Malagrotta. La giunta Raggi è in carica da meno di due anni...