Discariche abusive nelle Vele di Secondigliano
Fusti di liquami, carcasse di auto, batterie esauste. Questi alcuni dei rifiuti ritrovati negli ex garage della Vela Celeste di Secondigliano. La Procura della Repubblica di Napoli ha aperto un’inchiesta a seguito delle segnalazioni venute dai residenti
25 August, 2010
Le denunce sono arrivate proprio dai residenti delle Vele di Secondigliano, già passate alle cronache per spaccio di droga e questioni legate alla Camorra e la Procura della Repubblica di Napoli ha aperto un fascicolo prima dell’estate a seguito delle ripetute segnalazioni.
Negli ex garage e scantinati delle Vele, l’inchiesta riguarda in particolare la Vela Celeste di viale della Resistenza, è stata rilevata la presenza di rifiuti sversati già da tempo. Si tratta di materiali in buona parte tossici e inquinanti.
Vere e proprie discariche, quindi, quelle ritrovate in uno dei presidi della Camorra, in cui fanno bella mostra di sé carcasse di auto, fusto di liquami, batterie esauste, ma anche rifiuti solidi urbani. Gli edifici incriminati sono in parte ancora abitati, soprattutto da abusivi.
Per il momento il reato ipotizzato dal sostituto procuratore Vincenzo Ranieri è quello di violazione della normativa ambientale. Non ci sono ancora iscritti nel registro degli indagati, ma un dato di fatto è che la proprietà dei suoli e della vela Celeste è del Comune di Napoli, che è stato informato dell’inchiesta in atto.