Da Bruxelles 146 milioni agli enti locali per efficienza energetica e rinnovabili
Il Parlamento Europeo ha destinato quasi 150 milioni di euro a progetti di ristrutturazione energetica dell'edilizi pubblica e provata, produzione di elettricità da fonti rinnovabili e mobilità sostenibile realizzati soprattutto da enti locali e regionali. Entro la fine dell'anno, il Consiglio d'Europa dovrà ratificare la costituzione del fondo e mettere a disposizione i finanziamenti a partire dal 2011
15 November, 2010
A larghissima maggioranza, (582 voti a favore, 27 contrari e 7 astensioni) l'Europarlamento ha ratificato un accordo raggiunto col Consiglio d'Europa per la realizzazione di un nuovo fondo per i progetti nel campo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili. Le risorse provengono dai fondi non utilizzati dell'European energy recovery plan (Eerp), il piano da 4 miliardi di euro varato dall'Ue nel 2009 per sostenere la ripresa del continente dalla crisi economica. Già all'epoca dell'approvazione dell'Eerp, il Parlamento aveva proposto di inserire l'efficienza energetica e gli impianti rinnovabili tra i settori finanziabili, ma la Commissione aveva preferito puntare solo su infrastrutture energetiche transfrontaliere, parchi eolici off-shore e progetti di Cattura e stoccaggio del carbonio (Carbon capture and storage, CCS), garantendo però di utilizzare gli eventuali fondi non spesi entro la fine del 2010 per altre iniziative di sostenibilità dei consumi energetici.
La promessa, a quanto pare, sarà dunque mantenuta. La somma "avanzata", che ammonta a 146,34 milioni di euro andrà a costituire un nuovo fondo speciale che finanzierà, da gennaio 2011 a marzo 2014, in particolare progetti di: ristrutturazione energetica di edifici pubblici e privati; costruzione di impianti basati su fonti rinnovabili di calore e energia, con canali di distribuzione, e la loro integrazione nelle reti elettriche; soluzioni di trasporto pubblico urbano sostenibile, come veicoli elettrici e a idrogeno; progetti per illuminazione stradale efficiente; predisposizione di contatori e reti elettriche di distribuzione "intelligenti".
Il nuovo fondo punterà sul sostegno alle autorità locali e regionali su progetti che dovranno essere economicamente e finanziariamente efficienti, dal momento che l'investimento iniziale dovrà essere restituito in tempi giusti. E' previsto che possano attingervi prima di tutto le città che aderiscono al Patto di sindaci (Covenant of mayors), il programma volontario, a cui partecipa anche Roma, che impegna le città a perseguire obiettivi più rigorosi di quelli fissati nel pacchetto Ue 20-20-20 su clima ed energia. L'istituzione del nuovo fondo dovrà essere formalmente approvato dal Consiglio Ue entro la fine dell'anno e, data la necessità urgente di affrontare la crisi economica, probabilmente entrerà in vigore subito dopo la pubblicazione.
All'inizio del 2011 si conosceranno anche le precise modalità per richiedere i finanziamenti. Secondo le prime anticipazioni, comunque, la gestione del fondo verrà affidata a un'apposita "Società di gestione del risparmio" e la concessione del finanziamento non seguirà il meccanismo del "fondo perduto", ma si baserà sulla effettiva redditività del progetto proposto (nell'ottica della rapida restituzione del finanziamento), oltre che su criteri di equilibrio geografico. I contributi ricevuti, inoltre, potranno prendere la forma non solo di prestiti, ma anche di fondi di garanzia, equity o altri prodotti finanziari. Fino al 15% delle somme richieste potrà essere destinato all'assistenza alle autorità pubbliche che dovranno redigere i progetti.
Già nei mesi scorsi, il Parlamento aveva proposto al Consiglio l'istituzione del fondo. Ora la conferma definitiva, che addirittura mette a disposizione uno stanziamento maggiore di quello proposto inizialmente (114 milioni).