Bari, trasporto pubblico universitario: intervista al presidente dell’Amtab Antonio Di Matteo
Giovedì 9 dicembre si svolto in convegno “Bari Città universitaria? Gli studenti interrogano le istituzioni”, organizzato dall'Associazione Culturale “Spazio Civico”, in merito al trasporto urbano. Intervista di Eco dalle Città al presidente dell'Amtab, Antonio Di Matteo, sulla situazione del trasporto universitario e sul bike sharing
10 December, 2010
Al termine del convegno “Bari Città universitaria? Gli studenti interrogano le istituzioni”, tenuto presso l’aula magna del Politecnico e organizzato dall'Associazione Culturale “Spazio Civico”, in collaborazione con le Associazioni Studentesche Universitarie, l’Eco dalle Città ha intervistato il Presidente dell’Amtab di Bari, Antonio di Matteo, intervenuto per quanto concerneva il trasporto urbano in ambito universitario.
Presidente Antonio di Matteo, il trasporto urbano degli studenti universitari come è organizzato? Viene incontro alle esigenze degli studenti?
Da sempre l’Amtab è intervenuta positivamente cercando di incontrare le esigenze degli universitari, ad esempio sottoscrivendo gli accordi e le convenzioni con il Comune di Bari, l’Adisu, l’Università e la Regione Puglia. Il trasporto pubblico urbano della città di Bari cerca di soddisfare le esigenze in più modalità. Prima di tutto economicamente. Gli 80.000 studenti iscritti possono richiedere l’abbonamento universitario presso ogni rivenditore autorizzato. Il costo è molto basso [attualmente 6€ al mese]. Ciò è stato considerato proprio per venire incontro ai bisogni degli studenti universitari.
E per quanto riguarda il bike-sharing?
Per utilizzare le biciclette pubbliche, gli universitari non dovranno far altro che sottoscrivere un contratto con l‘Amtab e versare la quota annuale di dieci euro. Le tessere a disposizione saranno almeno 50 riservate agli studenti sulle 750 previste. Inoltre saranno collocate delle ciclo-stazioni nelle vicinanze dei collegi universitari.
Un numero un po’ basso. Dal 1 giugno 2011 entrerà in vigore la tariffa oraria del bike sharing, cosa pensa che accadrà?
Di certo si metterà fine ad un uso improprio della bicicletta. Abbiamo saputo di molte irregolarità, tra cui forse la più grave, di alcuni privati che conservavano la bicicletta presso la propria abitazione. Dunque, negando l’idea stessa della condivisione.
Riguardo alla limitazione delle tessere, abbiamo detto 750. Si sta vagliando la possibilità di rendere illimitata (ossia libera a chi ne fa richiesta) la concessione delle tessere? So che è aperto un tavolo tecnico tra assessorato comunale alla Mobilità e Amtab. A Milano ad esempio c’è la possibilità di poter usufruire di una tessera giornaliera o settimanale.
La nostra filosofia è quella di andare avanti “passo dopo passo”. A Bari tre anni fa non esisteva nulla di tutto questo. Bisogna riconoscere gli oneri che l’Amtab sta fronteggiando, in un momento di crisi di non facile passaggio. Estendere la tessera in maniera illimitata comporta dei grossi problemi organizzativi. Ma stiamo facendo in modo che, ad esempio, decada la tessera per tutti coloro che non usufruiscano del “bike sharing” in maniera costante nel tempo.
Ma estendere la tessera ad un numero più alto di utenti, con la tariffa oraria, porterebbe nelle casse dell’Amtab degli introiti tali da finanziare non solo l‘emissione delle tessere ma anche la manutenzione delle biciclette i cui costi sono alti.
E’ vero. l’Amtab spende molti soldi per finanziare questa iniziativa ma proprio perché ci crede! Comunque, l’Amtab è aperta a tutte le proposte e a tutte le iniziative. L’uso della tessera illimitata sarà vagliata sicuramente dopo la data del 31 maggio 2011. Non escludo che si possa intraprendere questa strada nel momento in cui ci accorgiamo che la situazione non migliori.