Pedibus di Firenze premiato come motore di riqualificazione dello spazio pubblico
Nel corso dell'evento conclusivo della 1° Biennale dello Spazio Pubblico di Roma, il 3° Premio del Concorso “La progettazione partecipata dello spazio pubblico” è andato al quartiere Oltrarno di Firenze per gli interventi riqualificativi avviati in città in seguito al successo del Pedibus
16 May, 2011
Nell’ambito delle tre giornate conclusive del 12,13, 14 maggio della 1° Biennale dello Spazio Pubblico, si è svolta a Roma la premiazione dei concorsi promossi per coinvolgere progettisti, singoli o associati, e Pubbliche Amministrazioni nella realizzazione di spazi pubblici “sani”, in cui la dimensione sociale sia prioritaria e la mobilità privata sostenibile.
Il 3° premio del Concorso “La progettazione partecipata dello spazio pubblico”, sezione ”Spazi pubblici e città storica” è stato assegnato al Progetto per la realizzazione di percorsi sicuri casa-scuola nel Quartiere Oltrarno a Firenze, elaborato in occasione del Concorso di Idee del 2003 dagli architetti Elisa Palazzo e Bruno Pelucca, con la promozione degli assessorati all’istruzione e alla mobilità del Comune di Firenze.
Il Concorso, promosso dall'Istituto Nazionale di Urbanistica, dall'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), dalla Facoltà di Architettura di Roma Tre e da "Il giornale dell'Architettura" in collaborazione con l'Ordine degli architetti, ha voluto premiare progettisti, singoli o associati, che si sono distinti nella progettazione di spazi pubblici utilizzando metodi di coinvolgimento dei cittadini e degli stakeholders locali. In particolare, è stato riconosciuto il merito a quei processi di progettazione partecipata che hanno contribuito in maniera rilevante alla costruzione di spazi pubblici di qualità in termini di fruizione, funzionalità, morfologia, gradimento da parte dei cittadini.
Il progetto fiorentino, che verrà pubblicato, per estratto, nella rivista Urbanistica e nel Giornale dell’Architettura, definisce una strategia di intervento e di linee guida per la realizzazione della sicurezza pedonale e la riqualificazione dello spazio pubblico, facendo leva sui microprogetti del Pedibus.
Il progetto è, allo stesso tempo, un piano di recupero del quartiere, un progeto di rinnovo dello spazio pubblico nella città storica, un percorso partecipativo con la cittadinanza e di riappropriazione dei luoghi della socialità (la strada),un piano economico di fattibilità, che concorrono tutti alla proposta di Marc Augè di “far tornare la città terra di avventura” per grandi e piccini.
L’Oltrarno a Firenze si è rivelata un’area ideale per la sperimentazione di un progetto pilota sia per il contesto sociale sia per una serie di caratteristiche intrinseche che ne fanno una delle aree più problematiche della città. La situazione morfologica è, infatti, complessa e variata: il contesto storico tutelato, la Zona a Traffico Limitato, le aree pedonali convivono con strade congestionate dalle automobili.
La grave difficoltà nell'uso pedonale dello spazio urbano ha reso necessario l’elaborazione di una strategia complessiva di interventi a beneficio di tutto il quartiere a partire da uno studio approfondito dei luoghi e delle problematiche in grado di sistematizzarne le soluzioni.
Da subito è stata evidente la necessità di un progetto per rivendicare lo spazio fisico della città all’uso degli abitanti. L’idea del Pedibus ha fornito questa occasione.
Il primo problema da risolvere è stato quello di definire gli itinerari e le linee di percorrenza per collegare le tre scuole principali del quartiere. Attraverso alcuni incontri con i genitori e con gli insegnanti delle scuole ed il lavoro svolto in classe con i bambini sono stati raccolti i dati essenziali necessari: la provenienza di tutti gli alunni, le modalità di trasporto utilizzate nel percorso casa-scuola, l’individuazione e la messa a punto dei tracciati ottimali.
In occasione dei laboratori in classe è stato anche chiesto agli alunni delle elementari di immaginare la strada davanti alla loro scuola senza automobili e di proporre un suo possibile uso alternativo. Il risultato è un disegno lungo 25 metri che raccoglie i desideri dei bambini.
Il progetto degli itinerari è stato, poi, rapportato alle necessità fisiologiche e psicologiche dei bambini ripensando gli spazi e i tempi sulla base delle loro forze, più esigue di quelle di un adulto, e rimisurando la città secondo una griglia "un minuto a passo di bambino", o spazio che può percorrere un bambino con le proprie forze in un minuto di tempo.
Il progetto ha proposto, in sostanza, un intervento di arredo urbano e messa in sicurezza dei percorsi pedonali che non ha alterato la situazione viaria esistente ma si è fondato, al contrario, sulle risorse già presenti nel quartiere, sulla normativa in vigore, sulla segnaletica, i parcheggi e le limitazioni al traffico esistenti, affiancando ai divieti ed ai limiti di velocità una serie di strutture finalizzate al loro rispetto (cuscini berlinesi, chicanes, allargamento dei marciapiedi, riprogettazione dei passaggi pedonali, ecc.) ed al ri-disegno accurato dello spazio collettivo.
Le Mappe del Pedibus