Efficienza in edilizia, entro l'estate nuova strategia Ue
Il vice presidente della Commissione europea Antonio Tajani ha annunciato la prossima elaborazione di una strategia che dovrebbe permettere al settore dell'edilizia Ue di aumentare la propria efficienza e di ridurre le emissioni di CO2
12 June, 2012
Gli edifici europei hanno ancora un alto potenziale di risparmio in termini di efficienza energetica e di emissioni di Co2. Per questo la commissione Ue intende concentrarsi sempre di più nel settore delle costruzioni. È quanto è emerso durante il congresso annuale della Fiec, la Federazione europea dei costruttori che si è tenuta a Istanbul.
Nel corso dell’incontro, il vice presidente della commissione Ue Antonio Tajani, ha illustrato le linee principali della strategia per aumentare la competitività del settore edile che sarà presentata dopo l’estate. Stimolare condizioni favorevoli all’investimento (con strumenti finanziari, riduzioni Iva, obbligazioni), accrescere l’innovazione e la mobilità del mercato del lavoro e migliorare l’efficienza anche attraverso lo scambio delle ‘best practices’, sono alcune delle indicazioni fornite da Tajani per stimolare la crescita a livello globale delle imprese di costruzione europee.
Il settore, infatti, costituisce un vero e proprio traino all’economia dell’Ue, generando quasi il 6,3 per cento dei Pil complessivo e dando lavoro a oltre 20 milioni di persone impiegate soprattutto nelle pmi. I prossimi passi vedono Bruxelles impegnata a concertare con gli Stati membri la pianificazione della strategia e delle raccomandazioni per il settore, anche perché allo stato, solo sette paesi hanno definito da soli un quadro di regole per gli edifici a basso consumo energetico (tra cui Austria, Belgio, Francia, Germania, Danimarca) il cui range di risparmio oscilla tra il 30 e il 50 per cento. (IlVelino/AGV)