Rinnovabili termiche, ecco il Conto energia. Il testo inviato alle Regioni
I ministri Clini e Passera hanno annunciato il varo del nuovo Conto energia dedicato alle rinnovabili termiche e all'efficienza energetica. Il testo del provvedimento dovrà ora essere vagliato dalla Conferenza delle Regioni
08 November, 2012
Il tanto atteso decreto sul Conto energia termico è pronto. Ad annunciarlo è stato il ministro dell'Ambiente Corrado Clini in occasione di Ecomondo, la manifestazione sulla sostenibilità in corso a Rimini. «Il decreto è già stato concordato con lo Sviluppo economico e inviato alle Regioni», ha detto in particolare il ministro, secondo il quale l'iter di approvazione del provvedimento dovrebbe completarsi in tempi piuttosto rapidi. A confermare la notizia, sul palco di Ecomondo, c'era anche il collega dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, secondo il quale l'elaborazione del decreto dimostra, dopo la messa a punto della Strategia energetica nazionale, la capacità di collaborazione dei due dicasteri.
Quanto al contenuto del nuovo Conto energia per le rinnovabili termiche e l'efficienza, i ministri hanno spiegato che l'entità degli incentivi ammonterà a 700 milioni annui destinati alle famiglie, più altri 200 per gli enti pubblici. A questi ultimi, in particolare, saranno riservati gli incentivi per gli interventi di miglioramento dell'efficienza energetica: interventi di isolamento termico, sostituzione di impianti di riscaldamento con generatori di calore a condensazione, sostituzione di infissi e finestre, installazione di sistemi di schermatura e ombreggiamento di edifici esistenti (per i privati resta invece, almeno fino al giugno 2013, il meccanismo della detrazione fiscale del 55%). Sempre nel caso delle misure di efficientamento, l'incentivo sarà erogato per due anni e coprirà al massimo il 40% della spesa sostenuta per l'installazione, a seconda del risparmio energetico conseguito.
Per quanto riguarda invece l'installazione di impianti a fonti rinnovabili termiche, il decreto (vedi allegato) prevede incentivi anche per i privati. Il contributo è previsto per pompe di calore, scaldacqua, solare termico – anche abbinato a sistemi di solar cooling - e generatori di calore a biomassa. Gli incentivi, in questo caso, non saranno riconosciuti agli impianti industriali, ma solo a quelli di taglia medio-piccola (al massimo 500 Kw di potenza per una superficie non superiore ai 700 metri quadri), saranno commisurati all'energia pulita prodotta. e dureranno dai 2 ai 5 anni, a seconda della taglia dell'impianto e dell'investimento sostenuto. Per pompe di calore, caldaie e stufe, inoltre, l'incentivo sarà diversificato anche in base alla zona climatica in cui viene realizzato l'intervento.
Gli incentivi, inoltre, non saranno riconosciuti agli impianti installati per ottemperare all'obbligo previsto dalla normativa per gli edifici nuovi o ristrutturati. In questo caso, rientrerà nel calcolo dei contributi statali solo l'eventuale eccedenza rispetto alla quota obbligatoria. Oltre ai privati e alle pubbliche amministrazioni, potranno accedere al Conto energia anche altri soggetti pubblici come l'Istituto autonomo case popolari.
Clini e Passera, inoltre, hanno spiegato che la copertura economica sarà garantita prevalentemente dalle bollette del gas e che il risparmio energetico atteso si attesta sui 15,88 Mtep al 2020. I nuovi incentivi, come già accade per quelli del settore elettrico, saranno gestiti dal Gse, con il supporto tecnico dell'Enea.