Risparmio energetico, la Svizzera pensa di oscurare le vetrine dei negozi
L'Ufficio federale dell'energia ha proposto di introdurre delle limitazioni all'orario di accensione di vetrine e insegne degli esercizi commerciali. Secondo le prime stime, si potrebbero risparmiare 6 milioni di kwh entro il 2050. Ora la parola passa ai Cantoni
14 January, 2013
La Svizzera potrebbe presto introdurre una stretta alle norme in materia di illuminazione delle vetrine e delle insegne dei negozi. La proposta viene dall'Ufficio federale dell'energia (Ufe) e punta a ridurre i consumi energetici della Confederazione. Secondo le prime stime, limitando il periodo di accensione di insegne luminose e vetrine si potrebbero risparmiare circa 6 milioni di kilowattora entro il 2050.
Per il momento, in ogni caso, si tratta solo di una proposta, dal momento che le questioni legate all'edilizia sono di competenza dei singoli Cantoni e in parte ai Comuni. Saranno proprio le autorità cantonali, a questo punto, a doversi pronunciare sull'ipotesi di oscurare, almeno in certe fasce orarie, le vetrine e le insegne degli esercizi commerciali.
Il suggerimento dell'Ufe, in realtà, va anche oltre, e indica come “superflua” anche l'illuminazione delle facciate degli edifici, invitando i proprietari a tenerle spente. Secondo la portavoce dell'Ufficio federale, Marianne Zünd, è infine necessario programmare un piano di controlli del grado di efficienza energetica degli edifici svizzeri, per monitorare lo stato di salute degli impianti di riscaldamento, illuminazione, aria condizionata, etc.