Le sentinelle dei rifiuti al mercato di piazza Europa a Chieri
Prosegue l'inchiesta sulla qualità della raccolta differenziata nei mercati cittadini. Le sentinelle dei rifiuti hanno fatto tappa al mercato di Chieri, dove il residuo indifferenziato è minimo e gli ambulanti portano direttamente i loro rifiuti ai camion.
26 April, 2013
Le sentinelle dei rifiuti proseguono l’inchiesta sulla qualità della raccolta differenziata nelle aree mercatali. La nuova tappa è il mercato di piazza Europa a Chieri.
Finora il monitoraggio effettuato dalle sentinelle sui mercati di Torino ha mostrato che l’organizzazione della raccolta dei rifiuti in sostanza è sempre la stessa. La frazione organica è quella che viene differenziata con più attenzione da parte degli ambulanti, anche grazie alla presenza capillare dei bidoni appositi. Al contrario carta, plastica e in alcuni casi anche le cassette di legno non seguono lo stesso destino. Questo dipende sia da errori nel conferimento da parte degli ambulanti, sia dal fatto che in genere viene distribuito un solo sacco. Tutto ciò contribuisce ad aumentare notevolmente la quantità di rifiuti indifferenziati.
La situazione di Chieri si presenta diversa sotto molti aspetti. La raccolta differenziata è la norma tanto per gli ambulanti quanto per gli operatori ecologici. La differenza più rilevante è la presenza di un’area ecologica a lato del plateatico. Durante le oltre 6 ore di mercato due operatori delle cooperative Frassati e Cooplast, che si occupano di tutto il processo di raccolta e trasporto, presidiano costantemente questa zona. Carta e cartone da un lato, plastica e polistirolo dall’altro. I mucchi sono ben distinti e separati con muri e recinzioni dall’area mercatale per evitare che si disperdano. Sono gli ambulanti stessi a conferire i loro rifiuti in quest’area, mentre all’addetto spetta il controllo della corretta suddivisione delle frazioni. Le cassette di plastica e legno vengono svuotate di eventuali scarti residui e successivamente impilate. Per i plateau di legno, che diventeranno pellet, viene messa a disposizione una benna.
Una seconda differenza rispetto ai mercati di Torino riguarda gli strumenti per la raccolta che vengono messi a disposizione degli ambulanti. Presso i banchi di alimentari non sono presenti i classici bidoni marroni dell’organico. Gli scarti vengono raccolti in genere nelle cassette di plastica, più maneggevoli, e conferiti presso l’area ecologica. Per l’eventuale indifferenziato vengono usati degli appositi sacchi neri.
Ai banchi extra alimentari invece vengono consegnati due sacchi distinti, uno giallo per la plastica e uno bianco per la carta. Anche in questo caso la qualità della raccolta è controllata dagli operatori delle cooperative.
A fine mercato, smontati i banchi, sul plateatico resta poco o nulla. Una spazzatrice guidata da un terzo operatore completa la pulizia dell’area in modo meccanizzato. Presso la zona di raccolta si avvicendano diversi mezzi delle cooperative, che ritirano i rifiuti divisi in frazioni omogenee e li trasportano verso gli impianti di riciclo. L’intera operazione non dura più di un paio di ore. Il vantaggio di poter usufruire dell’area ecologica è evidente. Ma forse non darebbe risultati così buoni senza la minaccia di multe per gli ambulanti che lasciano a terra una quantità eccessiva di rifiuti.
Gli operatori ecologici intervistati sostengono che il loro lavoro è notevolmente migliorato da quando, circa 7 anni fa, è stata introdotta la raccolta differenziata per il mercato di Chieri. Oltre a garantire una maggiore qualità della divisione delle frazioni impiegano meno tempo per ultimare il lavoro. Gli ambulanti, dal canto loro, non ritengono che questa organizzazione faccia perdere troppo tempo.
Il risultato di questa cooperazione fra Comune, gestori della raccolta rifiuti e ambulanti è un’altissima qualità della differenziata. Resta da capire se il modello di Chieri sia applicabile anche nei mercati di Torino.