Le Sentinelle dei rifiuti al mercato di via Onorato Vigliani
Nuova tappa dell'inchiesta sulla qualità della raccolta differenziata nei mercati di Torino. Il video e le impressioni delle Sentinelle al mercato di via Onorato Vigliani
03 May, 2013
Le Sentinelle dei rifiuti continuano l’indagine sulla qualità della raccolta differenziata nei mercati di Torino. La nuova tappa è il mercato di piazza Bengasi, trasferito da alcuni mesi su via Vigliani per i lavori di prolungamento della linea 1 della metropolitana.
Come negli altri mercati della città, anche in via Vigliani per i banchi extra alimentari viene messo a disposizione un solo tipo di sacchetto, in cui gli ambulanti raccolgono insieme tutti i loro rifiuti. Si tratta principalmente di imballaggi in plastica e carta, che sono quindi avviati allo smaltimento come indifferenziato.
Sul plateatico è presente una zona di raccolta per le cassette di legno, plastica e cartone provenienti dai banchi alimentari. È opportunamente identificata da un cartello e dalla segnaletica a terra. Ma ciò non impedisce ad alcune auto di sceglierla come posteggio. Ciò è possibile anche per lo scarso utilizzo che gli ambulanti fanno della zona di raccolta. Le cassette conferite sono poche e ammucchiate senza alcuna distinzione.
La maggior parte delle cassette viene accumulata dagli ambulanti dietro il proprio banco, a ridosso delle carreggiate. Per evitare che durante il mercato queste invadano la strada alcuni commercianti parcheggiano il proprio furgone a ridosso del banco in modo tale da poter facilmente recuperare le cassette in buono stato e alloggiarle sul cassone. In questo modo però una delle due corsie disponibili viene ostruita almeno in parte. Altri ambulanti invece si attrezzano disponendo dei bancali a formare una specie di recinto lungo il bordo del plateatico di loro pertinenza, creando a tutti gli effetti una personale zona di raccolta. In entrambi i casi le cassette non vengono divise per materiale né svuotate degli scarti alimentari. Il risultato è che molti plateau in legno e cartone vengono contaminati e non possono essere avviati a riciclo. Infatti una notevole quantità di frutta e verdura non viene conferita negli appositi bidoni marroni, all’interno dei quali si trovano invece anche frazioni estranee come plastica e legno.
La raccolta delle cassette viene svolta sia dagli operatori della cooperativa Nuova Socialità, che lavora in conto Amiat e si occupa di tutte le operazioni di raccolta rifiuti e pulizia del plateatico di via Vigliani, sia dalla ditta privata Parussa. I plateau raccolti da quest’ultima, riferiscono i titolari, non vengono riciclati ma riutilizzati e cioè venduti ad altri privati, ai mercati generali di Torino o, se le circostanze lo richiedono, anche in altre zone d’Italia come la Liguria e la Toscana.
A fine mercato gli operatori della cooperativa Nuova Socialità iniziano la pulizia del plateatico. Mentre gli uomini a terra dividono ulteriormente i rifiuti in frazioni coerenti, soprattutto andando a separare plastica e carta che gli ambulanti lasciano presso le loro postazioni all’interno di scatole di cartone, gli addetti ai mezzi compattatori procedono con la raccolta. Vengono impegnati veicoli differenti per carta e cartone, plastica, legno, organico e indifferenziato.
Nonostante il lavoro puntuale degli operatori, il problema della raccolta delle cassette influisce sulle altre frazioni. Il legno e il cartone vengono sporcati dagli scarti alimentari. L’organico non viene conferito nei bidoni anche perché questi sono utilizzati come rinforzo al recinto di bancali dietro i banchi. Tutto questo mentre la zona adibita a deposito delle cassette resta sostanzialmente vuota. L’impressione è che un aumento di queste zone di raccolta, situazione peraltro già in essere in altri mercati della città, potrebbe migliorare notevolmente la qualità della raccolta differenziata.