Detrazione 55%, Assotermica ne chiede la stabilizzazione
L'Associazione produttori di apparecchi e componenti per impianti termici chiede al governo di rendere permanente l'agevolazione fiscale per l'efficienza in edilizia, di cui si sta discutendo la proroga. Assotermica vorrebbe, inoltre, che il bonus fosse riscattabile in 5 anni invece di 10
29 May, 2013
Assotermica, Associazione produttori di apparecchi e componenti per impianti termici, rimarca la necessità di rendere strutturale la detrazione fiscale del 55% che, come sottolineato da soggetti autorevoli quali Enea e Cresme, hanno stimolato una crescita esponenziale di investimenti nel settore (impianti con generatori di calore a condensazione, solare termico, pompe di calore), con benefici per le imprese del nostro Paese e per tutto l'indotto. Senza contare ovviamente l'aspetto, non secondario, legato all'efficientamento degli impianti nelle case e, quindi, ai minori costi di esercizio degli stessi.
La proroga del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici è attualmente all'esame del Governo, sollecitato da più parti a confermare uno strumento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi comunitari di efficienza energetica e sviluppo delle fonti rinnovabili termiche.
"Tutti questi aspetti dovranno essere attentamente considerati dai nostri politici - afferma Paola Ferroli, Presidente Assotermica – che, nel trovare una necessaria copertura economica per la proroga del beneficio fiscale, non possono prescindere da una valutazione complessiva dei risultati maturati in questi anni. A maggior ragione, si dovrebbe dare stabilità a questo meccanismo anche dopo il 2013 e concedere la possibilità alle famiglie di recuperare il 55% in 5 anni anziché 10 per renderlo ancora più attrattivo, a parità di costi complessivi per le casse dello Stato".
Non da ultimo Assotermica, federata ad ANIMA, conferma l'importanza di rendere al più presto operativo il Conto Energia Termico che, in questa prima fase di avvio sperimentale, dovrebbe essere affiancato al 55%, lasciando all'utente la possibilità di scegliere lo strumento più idoneo, anche in considerazione delle nuove generazioni di prodotti/sistemi ibridi per i quali altrimenti si renderebbero necessarie per l'utente due diverse pratiche, difficilmente gestibili per un singolo prodotto.