"Estendere AreaC subito, rispettare il referendum". L'appello a Pisapia
Per i promotori referendari si rischia di perdere l'occasione dell’EXPO per realizzare davvero una mobilità sostenibile a Milano. Estendere AreaC, disincentivare i veicoli più inquinanti (camion e motorini a 2 tempi) e col ricavo investire sul trasporto pubblico. Pubblichiamo l'appello integrale al Sindaco di Milano e i primi 100 firmatari
13 February, 2014
"Negli ultimi 5 anni la città di Milano ha intrapreso un percorso per migliorare la qualità della vita promuovendo la mobilità sostenibile e disincentivando il trasporto su auto privata. Ecopass prima e Area C poi sono stati gli strumenti chiave su cui si è fondata questa strategia e che hanno consentito ad oggi di ridurre il traffico in centro del 40%, rispetto al 2007, quando non era in vigore il pedaggio urbano, con significativi benefici anche per l’ambiente (riduzione di oltre un terzo della componente particolarmente dannosa di black carbon nelle polveri sottili) e ricadute positive sull’intera città. Allo stesso tempo il disincentivo all’uso dell’auto privata ha consentito di espandere i sistemi di mobilità pulita come il bike e il car sharing, con un crescente gradimento da parte degli utenti.
Anche se i livelli di inquinamento e il tasso di motorizzazione di Milano sono ancora lontani dalle eccellenze di altre città europee, i progressi realizzati in pochi anni sono rilevanti, come dimostra anche l’avanzamento nelle classifiche indipendenti sulla qualità ed attrattività urbana.
Il primo referendum promosso da Milanosimuove insieme alle principali associazioni ambientaliste e ad esponenti della società civile e della politica, approvato nel giugno 2011 a larga maggioranza (circa l’80% dei voti), ha confermato la popolarità di queste scelte, confermate dai sondaggi successivi, nonostante le campagne aggressive che hanno fatto leva sul costo supplementare per chi continua a usare l’auto.
Il percorso virtuoso di Milano rischia però di interrompersi.
Nonostante il referendum del 2011 chiedesse la graduale estensione di AreaC alla cosiddetta cerchia ferroviaria (oltre la circonvallazione esterna delle 90/91) e la pedonalizzazione della cerchia dei Navigli, nulla è stato fatto, né programmato a tale fine, preferendo rinviare a future ed incerte scelte pianificatorie.
Se l’applicazione del pedaggio urbano rimanesse limitato all’attuale perimetro, i suoi effetti sulla riduzione del traffico sarebbero destinati ad essere erosi, ma soprattutto si perderebbe la spinta per realizzare una trasformazione sostenibile definitiva della mobilità a Milano da presentare al mondo in occasione di EXPO 2015 e non si renderebbero disponibili le risorse necessarie tra l’altro per potenziare il trasporto pubblico e realizzare aree pedonali e percorsi ciclabili.
Non solo. L’amministrazione Pisapia ha già proceduto a due significativi aumenti del prezzo del trasporto pubblico, dapprima con un incremento del 50% del biglietto singolo e poi con un significativo ritocco del costo degli abbonamenti (del 10% gli annuali, del 18% i mensili e ancora di più per alcune fasce di utenti anziani), che ha portato addirittura ad una inversione del loro trend di crescita. Non sono mancati cedimenti contraddittori (sconto ai furgoni e agli automobilisti che utilizzano autorimesse in centro o che acquistano abbonamenti per parcheggiare fuori dal centro e sospensione anticipata alle 18 del pedaggio il giovedì).
Per queste ragioni chiediamo che l’amministrazione della città di Milano prosegua e rafforzi il processo avviato senza ambiguità e pertanto:
- realizzi un piano per il graduale allargamento dell’area soggetta a tariffa alla cerchia ferroviaria, come chiesto dal referendum, da rendere operativo entro gennaio 2015 (con la creazione di una seconda area esterna all’attuale a tariffa inferiore)
- elimini le misure incoerenti con la promozione della mobilità sostenibile e penalizzi i veicoli maggiormente responsabili delle emissioni inquinanti, applicando tariffe più elevate per i veicoli per trasporto merci e sottoponendo a pedaggio i motorini a 2 tempi
- inserisca le maggiori entrate previste dall’allargamento – stimate prudenzialmente in 150 milioni all’anno – nel prossimo bilancio di previsione a partire dall’anno 2015
-destini interamente le maggiori entrate a: 1) riduzione del costo del trasporto pubblico; 2) riduzione delle tasse comunali, 3) investimenti per il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile
PRIMI FIRMATARI DELL’APPELLO
Promotori del referendum
Edoardo Croci (presidente), Marco Cappato (segretario), Enrico Fedrighini
(portavoce)
Associazionismo
Daniele Balboni (Caffè Scienza)
Stefano Bilotti (Tesoriere Associazione RientroDolce)
Paola Brambilla (Coordinatore WWF Lombardia)
Anna Maria Chiappetti (Genitori Antismog)
Amedeo Clavarino (Fondatore di Ambiente Milano)
Valeria Corbella (Genitori Antismog)
Anna Finocchi (Italia Nostra)
Giovanni Fossati (Italia Nostra)
Marta Frediani (Associazione Alberi a Milano)
Eugenio Galli (Presidente Fiab-Ciclobby)
Matteo Garzonio (Associazione Navigli Live)
Lorenzo Lipparini (Tesoriere Milanosìmuove)
Empio Malara (Presidente Associazione Amici dei Navigli)
Alessandra Mauri (Darsena Pioniera)
Luigi Massari (Associazione Utenti del Trasporto Pubblico)
Fabrizio Mele (Associazione culturale Il Multiverso)
Giovanni Micheloni (Genitori Antismog)
Walter Monici (FIAB Ciclobby)
Carlo Montalbetti(fondatore Coordinamento Comitati di quartiere)
Franco Morganti (co-fondatore di MI06)
Emanuela Nava (scrittrice)
Marco Parini (Presidente nazionale Italia Nostra)
Andrea Poggio (Vice presidente nazionale di Legambiente)
Guido Rosti (Istituto per i Navigli – Associazione Amici dei Navigli)
Maurizio Spada (Direttore Uomo e Ambiente)
Francesco Spadaro (Associazione Enzo Tortora)
Salvatore Sutera (Italia Nostra)
Università, ricerca e professioni
Ermanno Arslan (storico)
Emilio Battisti (architetto)
Franco Berrino (Direttore Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva,
Istituto Tumori di Milano)
Paolo Bertaccini (Università di Bergamo)
Marina Camatini (Direttore progetto Polaris, Università della Bicocca)
Alberto Colorni (Politecnico di Milano)
Marcello Crivellini (Politecnico di Milano)
Alessandro De Carli (Università Bocconi)
Luigi De Paoli (Università Bocconi)
Matteo Dondè (architetto)
Marzio Galeotti (Università degli Studi di Milano)
Jacopo Gardella (architetto)
Eliot Laniado (Politecnico di Milano)
Pier Mannuccio Mannucci (Direttore scientifico Fondazione IRCCS Ca’ GrandaH
Maggiore Policlinico)
Giuseppe Masera (Ospedale S. Gerardo Monza – Comitato Scientifico ISDE
Italia)
Augusto Ninni (Università di Parma)
Federica Pagnacco (Università degli Studi di Milano)
Stefano Pogutz (Università Bocconi)
Gianluca Ruggieri (Università dell’Insubria)
Ario Alberto Ruprecht (autore studi su black carbon a Milano)
Umberto Vascelli Vallara (architetto)
Mario Zambrini (Direttore Istituto di Ricerche Ambiente Italia)
Cultura, Spettacolo e Giornalismo
Claudio Batta (comico Zelig)
Daria Bignardi (giornalista e conduttrice TV)
Riccardo Bonacina (Presidente e Direttore VITA)
Isabella Bossi Fedrigotti (giornalista)
Luca Carra (giornalista scientifico)
Claudia De Lillo (giornalista)
Michele Foresta (Mago Forest)
Alberto Patrucco (comico Zelig)
Paolo Hutter (Direttore di Eco dalle Città)
Gianfranco Sacchi (calciatore)
Beniamino Saibene (cofondatore Esterni)
Gian Paolo Serino (critico letterario)
Marco Vigevani (critico letterario)
Politica
Claudio Barazzetta (Segretario Associazone Enzo Tortora)
Enrico Borg (Consigliere Provinciale PD)
Fiorello Cortiana (già senatore)
Massimo Gatti (Consigliere provinciale Gruppo Lista Civica Un’Altra Provincia
– partito Rifondazione Comunista – Partito dei Comunisti Italiani)
Claudia Girombelli (Associazione Enzo Tortora)
Monica Frassoni (Verdi Europei)
Elena Grandi (Consigliere zona 1 Verdi)
Enrico Marcora (già Consigliere regionale UDC)
Carlo Monguzzi (Consigliere comunale PD)
Giancarlo Pagliarini (già Ministro)
Lorenzo Ruffatti (liberali)
Michele Sacerdoti (ambientalista)
Leonardo Salvemini (già Assessore all’ambiente Regione Lombardia)
Emiliano Silvestri (Associazione Radicali Senza Fissa Dimora)
Il link al sito di MilanoSiMuove dove aderire all'appello