Rifiuti, è crisi: il sindaco chiama Bertolaso
da Il Mattino del 27.03.2006
28 March, 2006
<b>PAOLA PEREZ</b>
I vertici dell’Asìa (Azienda speciale per l’igiene ambientale) sventolano bandiera bianca. Dalla notte scorsa Napoli è piombata in una delle fasi più oscure dell’ennesima emergenza rifiuti: solo cinquanta camion sono stati in grado di garantire la raccolta in città, privilegiando il centro storico, e altre 600 tonnellate di immondizia si sono aggiunte alle 600 tonnellate che nei giorni passati non era stato possibile portar via dalle strade. Non nasconde la sua preoccupazione il sindaco Rosa Iervolino, che ieri pomeriggio ha avuto una lunga conversazione telefonica con il responsabile nazionale della Protezione civile, Guido Bertolaso. Dopo aver ricordato che il problema è legato alla saturazione delle discariche già esistenti e alla difficoltà di utilizzarne altre sul territorio regionale, Bertolaso si è impegnato ad affrontare la questione «sul campo». Domani l’appuntamento in Prefettura per una serie di riunioni tecniche ma anche, e soprattutto, per lanciare il bando di gara che consentirà di assegnare la gestione ventennale del ciclo integrato rifiuti dopo la risoluzione del contratto con la Fibe. L’annuncio della trasferta di Bertolaso, però, non sembra portare grande ottimismo tra gli addetti ai lavori. «La situazione è precipitata - fa sapere l’Asìa - né si vede una soluzione praticabile nel breve termine. Nessun quartiere sarà risparmiato dall’accumulo di immondizia». Quella che fino all’altro ieri era una condizione di estremo disagio soltanto per le zone occidentali (Fuorigrotta, Bagnoli, Soccavo e Pianura) dovrebbe riguardare, da stamattina, l’intero territorio urbano. Unica eccezione il cuore antico della città, da proteggere con ogni mezzo perché l’emergenza rifiuti non si trasformi in un colpo di mannaia sull’industria del turismo. La dichiarazione di resa dell’Asìa rappresenta l’epilogo annunciato della situazione di crisi a livello regionale che va avanti da un mese. Nei sette impianti di Cdr (Caivano, Giugliano, Tufino, Pianodardine, Casalduni, Santa Maria Capua Vetere, Battipaglia) si lavora con fatica e a fasi alterne ci si trova nella necessità di imporre lo stop al ciclo dei rifiuti. I camion carichi di immondizia sono costretti a stare in coda per giorni interi. La discarica di Montesarchio (Benevento), che potrebbe offrire una boccata d’ossigeno, resta indisponibile perché - causa maltempo - l’allestimento del sito con i teloni di impermabilizzazione sul terreno non è ancora completato: per condurre in porto l’operazione entro il prossimo fine settimana sarebbero necessari tre o quattro giorni consecutivi senza pioggia. «Il commissariato per l’emergenza rifiuti ci ha spiegato, a chiare lettere, che non vedremo uno spiraglio prima di sabato - precisa Ferdinando Di Mezza, assessore comunale alla nettezza urbana - il problema è che a Napoli abbiamo già raggiunto il livello di guardia. Il sito di trasferenza è pieno, i camion sono pieni, lo smaltimento nel Cdr di Caivano va avanti a passo ridotto. Non possiamo aspettare sette giorni, con l’immondizia che continua ad accumularsi nelle strade della città».