Un mondo all'incontrario
19 November, 2012
Venerdì 16 novembre si sono svolte in tutta Italia una serie di celebrazioni per ricordare Altea e tutti i pedoni e ciclisti uccisi sulle strade.
A Torino, al termine dell'installazione in Piazza Castello di una ghost bike (una bicicletta bianca che ricorda e denuncia la morte di un ciclista sul luogo dov'è avvenuta), i numerosi partecipanti si sono uniti per dare vita ad una Massa Critica.
Per chi non lo sapesse una Massa Critica è una pedalata in gruppo senza un percorso preciso. Il riunirsi in gruppo determina appunto quella massa critica oltre la quale i ciclisti non sono più sparuta minoranza ma diventano maggioranza. E come tale si comportano.
La Massa cerca di muoversi il più possibile compatta, perchè venire spezzettata decreterebbe una perdita di potere e aumenterebbe enormemente il pericolo di incidenti fra ciclisti e auto. Per fare questo deve tenere le auto al di fuori del gruppo: bloccando gli incroci finchè tutti non sono passati, lasciando scorrere i semafori se necessario. Non si fa sorpassare nè bloccare. Prende lo spazio che le serve, tutto lo spazio, anche andando ad invadere la corsia opposta. Costringe tutti gli altri mezzi sulla strada ad adeguarsi alla sua velocità, alla sua densità, alle sue scelte. Li tiene fermi per minuti se necessario. Per fare questo ognuno è disposto a frapporsi fra le auto e gli altri e ho visto persone trasformarsi da pacati ciclisti in irremovibili combattenti. Il gruppo da una magnifica sensazione di potere, la maggioranza ti rende sicuro e ti puoi permettere di riprenderti la strada e farne ciò che vuoi. Non ci sono auto o mezzi pubblici o tutori della legge che tengano. Le regole della strada sono le tue regole. Se vuoi andare vai, se vuoi fermarti ti fermi quanto ti pare, fregandone dei diritti degli altri. Ogni tanto qualche automobilista esasperato cerca di infilarsi, forzare il blocco riprendersi lo spazio che sente suo, la velocità che gli è consona, ma viene presto arginato, sbeffeggiato, riportato al suo grado di inferiorità.
Se non conoscete la Massa Critica tutto questo vi suonerà come una cosa indecente, illegale, un sopruso.
Esatto!
Tutto questo è un sopruso.
Ed è quello che le auto fanno per 24 ore al giorno in tutti i giorni della settimana, di ogni mese, di ogni anno, per il semplice fatto di essere maggioranza, grossa e pesante.
Se provate ad invertire i due soggetti vedrete come la descrizione calza perfettamente a descrivere la realtà delle nostre strade, dove, semplicemente perchè il potere è delle auto, nessuno, neanche le forze dell'ordine, riescono a imporre il rispetto delle più elementari regole della sicurezza.
Se vi indignate che lo facciano i ciclisti per poche ore all'anno, non potete accettare che lo facciano le auto sempre.
Però ci sono delle differenze.
La Massa Critica aumenta la sicurezza nelle strade, rendendole a misura di ciclista. Le auto no.
La Massa Critica non inquina, il traffico sì.
Ma soprattutto i ciclisti nel "loro" traffico pedalano felici e dispensano sorrisi.
Provate a guardare gli automobilisti fermi in coda nel traffico che hanno causato loro stessi.
E poi chiedetevi da che parte convenga stare.
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