Abituati a non guidare (anche da sobrio), se vuoi puoi smettere.
04 June, 2013
Andrea Camuso ha l’aria sveglia del giovane studente. Il suo sorriso spensierato fa subito simpatia, ha la faccia da bravo ragazzo e non ci sarebbe motivo di non crederlo. Non ci sarebbe se non fosse assodato che Andrea è un assassino. Sì, perché nella mattina di domenica ha travolto e ucciso Onofrio de Pantaleone, ciclista sessantottenne, senza fermarsi a soccorrerlo, senza neanche accorgersene a suo dire - anche se è difficile da credere - e ora rischia 10 anni di carcere, che merita tutti. Tuttavia non riesco a non provare pietà per chi, a 22 anni, ha rovinato la propria vita e distrutto quella di un'altra persona.
Andrea è un assassino, certo, ma quanti ce ne sono sulle nostre strade, in potenza? Troppo facile pensare che sia solo colpa sua.
Se i suoi genitori invece di comprargli un’auto gli avessero messo in mano un abbonamento ai mezzi pubblici; se dessimo maggiore peso alla vita umana che al mercato dell’auto, se un decisore politico avesse investito qualche euro realmente sulla sicurezza e non solo sulle parole, ora Onofrio sarebbe con i suoi figli e Andrea magari alla fermata di un bus, imprecando per il solito ritardo, ma non in una cella del carcere di Torino.
Invece centinaia di auto sfrecciano a tutta velocità di notte e di giorno senza alcun controllo.
“ Ma Andrea aveva bevuto troppo”. Ecco la scusa, chiusa la questione; ora possiamo tutti dormire tranquilli. Il problema è tutto lì.
Beh vi dirò una cosa, anche a me capita di bere, anche tanto. Mai avuto problemi per il semplice fatto che vado a piedi o coi mezzi. Non mi verrebbe in mente di guidare la sera da sobrio, figuriamoci dopo aver bevuto. Invece sono tutti convinti, gli amministratori i primi, che l’auto sia un’appendice indispensabile del corpo; che la strada sia solo delle auto, che i limiti di velocità e gli autovelox servono solo per far cassa e siano una punizione ingiusta per gli automobilisti.
Senza cambiare visione, il problema non si risolverà mai, tocca ripeterlo ogni volta.
Le soluzioni ci sono, in tutta Europa gli incidenti e i morti sono stati dimezzati, basta intervenire con intelligenza e convinzione. Basta volerlo. A Milano è in atto “Good Morning Milano” un’iniziativa per promuovere tra i giovani la rete dei servizi di trasporto pubblico notturno. Semplice, puoi uscire senza auto e non aver problemi.
Cominciamo a comunicare l’idea che l’auto sia pericolosa e superflua, sempre, ancor di più quando si ha bevuto.
Vedrete che gli “incidenti” non capiteranno più.
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