Dopo è troppo tardi
16 July, 2013
Il fatto che io tenga un blog sulla mobilità e mi ritrovi a scrivere più necrologi di un giornalista di nera, da immediatamente il quadro di quella che è la situazione delle nostre strade.
Il 18 luglio sarà, infatti, il primo anniversario della morte di Gianmatteo Gerlando, il giovane di 28 anni investito mentre percorreva un attraversamento ciclabile recandosi al lavoro e che l'anno scorso è stato salutato in una veglia commossa di fronte al Comune.
Il 18 luglio i ciclisti torinesi torneranno nella stessa piazza, perchè la situazione non è ancora cambiata.
Lo dimostra il fatto che domenica sera alla fine di un concerto un gruppo di ragazzi è stato falciato da una macchia sopraggiunta a forte velocità, alcuni sono rimasti feriti, Christian Ascolese di 24 anni è morto. Niente di nuovo, non il fatto che l'auto corresse troppo, che la persona avesse bevuto, che a guidarla fosse un giovane straniero. Poco importa.
La domanda che mi pongo è sempre la stessa. Si poteva evitare? La risposta è sempre la stessa: Sì. E senza grandi alzate di ingegno.
Proviamo a fare un ragionamento: organizzi un evento che presumibilmente raccoglierà decine di migliaia di persone, in un luogo decentrato, in cui non vi è una grande quantità di parcheggi nei pressi e che è mal collegato con i mezzi. Il luogo, per chi non conoscesse il Parco Dora di Torino, è una unga striscia di parco che da una parte è delimitata dal fiume, dall'altra da un'area di cantiere, praticamente invalicabili, sui due lati lunghi, e da due specie di autostrade sui due lati corti. Ora non credo che ci voglia un genio per capire che le migliaia di persone che sono arrivate alla spicciolata se ne andranno tutte insieme, in bicicletta o più probabilmente a piedi per raggiungere auto o mezzi. Cosa poteva mai accadere? Un sacco di persone si sarebbero riversate sulla strada per almeno un'ora dopo il concerto. Ora, se siete, non dico un tecnico e neanche un politico illuminato, ma una persona almeno di buon senso, non avreste chiuso le strade più trafficate nei dintorni del parco? Perchè il criminale che va troppo veloce e che ha alzato il gomito lo si trova sempre. Meglio intervenire con decisione. E invece mai che si pensi di rallentare il sacro scorrere delle auto, mai creare agli automobilisti dei disagi. Se ci scappa il morto è un incidente, una tragica fatalità.
Basta lacrime di coccodrillo. Lavorando bene i morti si possono evitare, ma bisogna volerlo e avere degli amministratori almeno decenti.
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