Risparmiare sulle domeniche a piedi... E su luce calore energia taglio dei prati (e linea viola)?
15 October, 2013
Sui costi pubblici della domenica a piedi abolita: non sono stati forniti dettagli su cosa compone i famigerati 250 mila euro nè si è tentato, almeno finora, di ridurre quel costo. Comunque chi ha letto che si è rinunciato alla domenica a piedi per risparmiare 250 mila euro (per ogni domenica) avrà pensato che in tempi di crisi certi ambientalismi sono un lusso che è meglio evitare. Così come la rinuncia a sostituire i piatti usa e getta nelle mense scolastiche. Sarebbe stata un lusso... Di ambiente. infatti, si parla di nuovo pochissimo. A causa della crisi? Eppure è proprio la crisi che ci dovrebbe indurre a essere più ambientalisti. Vediamo alcuni capitoli di bilancio.
A Milano lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati costa attualmente circa 43 milioni di euro. Non stiamo parlando della raccolta nè del trasporto, ma solo della tariffa che si paga per smaltire quei rifiuti che in buona parte sarebbero evitabili, cioè sono differenziabili e sarebbero differenziati se i cittadini fossero più attenti. Il servizio completo dei rifiuti costa sui 300 milioni e il porta a porta dell'organico non comporta risparmi, anzi. Solo una maggiore efficienza sobrietà e precisione dei cittadini e degli esercenti può portare a risparmi effettivi. Ma dev'essere promossa.
Siamo andati ad indagare sui conti delle altre bollette della nostra Amministrazione: illuminazione pubblica, altri consumi elettrici, riscaldamento e gas. Per quanto riguarda la spesa di illuminazione pubblica i dati desunti dalle scritture contabili sono i seguenti (valori in milioni di euro)
Illuminazione pubblica
2011 2012 2013 previsione
Consumi 16,5 25,0 25,0
Manutenzione Ordinaria 0,3 6,0
Manutenzione Straordinaria 11,1 15,3 6,0
(La voce manutenzione straordinaria del 2012 comprende anche un intervento di 5,3 milioni di euro relativo a “interventi sulla rete di illuminazione pubblica”)
I dati desumibili dal sistema informativo di bilancio relativi alla gestione del “verde” sono riportati nella tabella seguente (valori in milioni di euro)
Verde
2011 2012 2013 previsione
Manutenzione Ordinaria16,8 19,5 20,9
Manutenzione Straordinaria 10,6 15,8 12,4
Altro 3,0 2,8 4,8
Nella voce “altro” sono classificati diversi interventi in parte corrente relativi a partecipazione a consorzi, gestione “Parco delle Cave” e gestione “Bosco in Città”
Calore raffrescamento e illuminazione degli edifici gestiti dal Comune
Le voci relative agli impegni di spesa (2011 e 2012) nonché delle previsioni 2013:
Consumi energetici
2011 2012 2013 previsione
Calore 30,5 33,3 60,3
Gas 1,4 1,2 1,2
Energia Elettrica 18,0 25,8 26,6
Attenzione alla lettura. Non è raddoppiato il calore, ma si è arrivati a dover pagare il conguaglio ad A2A. Quindi questo calore in questi anni è costato circa 40 milioni l'anno.
Si può anche non toccare il tema Trasporti immaginando che siano tutti soldi ben spesi. Ma sulle megalomanie delle metropolitane sotterranee ci
sarebbe da discutere. (Esempio: fino a quando non si arriva almeno fino a Garibaldi la linea viola è quasi inutile. Ha senso sostenerne il passivo d'esercizio solo per chi preferisce il metrò al tram in viale Fulvio Testi?)
Morale? Non essendo mai stato presentato un Bilancio del Comune dal punto di vista ecologico, le considerazioni che possiamo fare sono inevitabilmente sommarie e magari imprecise. Ma è netta l'impressione che mentre si è considerato un lusso continuare a finanziare le domeniche a piedi non si è considerato un lusso continuare a illuminare la città al massimo anche nelle ore più deserte della notte, potare drasticamente frequentemente gli alberi e tagliare l'erba senza prendere in considerazione le più moderne idee di "natura" in città. Non si è parlato di ridurre il riscaldamento il raffrescamento o l'illuminazione artificiale diurna degli edifici comunali, nè di riduzione dei rifiuti e delle inosservanze del regolamento dei rifiuti, al di là della doverosa raccolta differenziata dell'organico che però non comporta risparmi economici (o li comporta minimi). Forse solo l'introduzione del sacco trasparente dell'indifferenziato è stata un misura nella direzione di una revisione ecologica della spesa pubblica comunale.
Come avete visto tra illuminazione, altri costi energetici, taglio di alberi e prati, raccolta e smaltimento dei rifiuti sono parecchie centinaia di milioni l'anno. Chi e come stabilisce la differenza tra consumi e servizi essenziali e lussi consumistici ovvero sprechi da ridurre ? E' tempo di discuterne assumendo il valore materiale della sobrietà intelligente.
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