Capicollo, Fileja, 'nduja et al...
28 August, 2012
Stanotte ha fatto vento sulla Calabria. Il cielo era terso. Stasera da Longobardi si vedeva lo Stromboli.
I profumi arrivano dritti al cervello, superando d'infilata le narici.
In questa vacanza avrò preso quattro chili! E non che ne avessi bisogno! Restituirli sará difficile: pazienza!
Stare in Calabria è come una partita a Monopoli dove le caselle sono piatti tipici e ogni lato una portata: antipasti primi secondi dolce e frutta!
Quando la mattina esco sul balcone già respiro soffritto di cipolle con pomodoro a volte con melanzane. Le melanzane sono senz'altro le più ricorrenti.
Ma andiamo con ordine.
In questi giorni gli antipasti più gettonati sono stati melanzane sott'olio e capicollo!
Il primo più entusiasmante senza dubbio i Fileja! I fileja sono tipico di Vibo Valentia. È una pasta fatta in casa a base di semola di grano duro.
Una colta impastata e suddivisa in piccoli panetti la pasta viene arrotolata attorno a dei fusti vegetali grossi come un ferro da calza. Perlopiù si usa lo Spartiim che cresce abbondante.
In pratica si ottiene un protofusillo!
Noi lo si è mangiato con un condimento a base di pomodorini e cipolla di Tropea, i commensali più coraggiosi e gli autoctoni arricchiscono con 'nduja o direttamente con peperoncino.
Dopo antipasti e primi raramente sono riuscito ad avventurarmi nei secondi, ma la salsiccia piccante con patate della Sila è certamente degna di nota.
Una delle ragioni per cui val la pena vivere però è il tartufo di Pizzo!
Il migliore l'ho mangiato al Bar degli Amici di Pizzo, sulla statale 18, e "shakerato" a Tropea, proprio prima dell'ingresso del centro storico da corso Vittorio.
Le strade sono un'antologia di bancarelle con frutta, verdura e pane casereccio.
Ripenso a Izzo e alle sue ricette marsigliesi, ai profumi che ti immagini nello sfogliare le sue pagine e penso che il Mediterraneo è davvero la culla del cibo migliore del mondo: difendiamolo!!
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