La mobilità ha smesso di crescere?
Piccoli saliscendi tra il 2000 e il 2003 nelle indagini nazionali di Isfort e nello studio Atm sull'area torinese. Ma quella che sembrava un 'ascesa interminabile si è interrotta o addirittura regredisce. Conseguenza provvisoria di un periodo economicamente difficile o inversione di tendenza?
01 May, 2003
Vi presentiamo due documenti interessanti e di non facilissima interpretazione sugli andamenti della mobilità. Il primo è l'ultimo rapporto Isfort sulla mobilità in Italia, fatto con un sistema di interviste su un campione stabile, tipo Auditel. Le stesse domande vengono ripetute ogni tre mesi. Come potrete leggere se lo scaricate ci sono dati anche contradditori a breve termine ma quello che colpisce maggiormente più è che complessivamente la mobilità non cresce più e dal primo trimestre 2000 si è stabilizzata la cosiddetta "popolazione mobile" mentre il numero di spostamenti medi procapite sembra addirittura in diminuzione. Nei dati di questo ottavo rapporto non si trova più quell'aumento percentuale del trasporto pubblico che ha fatto parlare di recupero dei mezzi pubblici negli ultimi anni. e per la verità non si trova neanche quello che empiricamente in alcune città appare come aumento dell'uso dei motorini. Ancora più forte, e per certi versi sconcertante, è il calo della mobilità che appare dalla versione definitiva della indagine condotta nel 2002 dall'Atm di torino sulla mobilità in provincia di Torino. Sconcertante è il dato secondo il quale calerebbe addirittura del 20% tra il primo trimestre 2000 e il primo timestre 2002 l'uso di mezzi diversi dall'auto e dal mezzo pubblico ( piedi bici moto taxi). Ma significativo è anche il calo dell'auto e del mezzo pubblico e in generale il calo della quota di popolazione che si sposta. Sono dati che vanno sottoposti a ulteriori verifiche. Per esempio,anche per l'Isfort il primo trimestre 2002 era stato un punto basso dal quale poi la mobilità si è ripresa. Ma sono dati che mettono in discussione il dogma di una inevitabile continua crescita della mobilità. E' il segno di una crisi economica? Forse, in parte, ma non solo. Nell'area torinese l'indagine Atm ha verificato che in quello stesso lasso di tempo in cui la mobilità è calata, non è calata l'occupazione. E nel rapporto Isfort si parla di una maggiore rigidità e ripetizione degli spostamenti, a differenza di quanto si ipotizzava fino a poco tempo fa quando sembrava che tutti fossero destinati a girare come trottole. Aumenta sul totale della popolazione la percentuale dei più anziani che non si spostano. Queste indagini non si occupano del trasporto delle merci, che forse ha continuato ad aumentare, nè dell'inquinamento che mediamente non è calato. I dati dell'Unione Petrolifera dicono che aumenta il consumo di gasolio, mentre quello di benzina cala. Sono tutte chiavi di interpretazioni da approfondire...