Penati: Ecopass inutile contro lo smog
L'aumento delle micropolveri registrato a luglio riapre la polemica. Il presidente della Provincia rilancia la tariffa unica: «Cittadini vessati e il Pm10 non cala: meglio investire nei trasporti» - da Il Corriere della Sera del 13.08.2008
20 August, 2008
«Mi sembra ormai provato: l'Ecopass è un provvedimento vessatorio e inutile. Anzi, per molti versi dannoso». Filippo Penati torna all'attacco delle limitazioni alla circolazione in centro. I giornali ieri hanno pubblicato i dati sull'inquinamento da polveri durante lo scorso mese. E, sorpresa, l'ultimo luglio si è rivelato il più inquinato degli ultimi tre anni. Con una beffa: lo scarto tra i risultati dei tre anni è maggiore proprio in centro, dove vigono le limitazioni. E così, Penati parte diritto: «I dati confermano il timore di molti. Dal punto di vista delle polveri, non c'è alcun beneficio da questa che è stata presentata come un pollution charge. Per giunta, anche dal punto di vista del traffico e della congestione cittadina, mi pare che tolte le prime settimane, siamo tornati alla normalità ante Ecopass. Un fatto che anche Londra, la capostipite delle città con il centro a pagamento, sta misurando proprio in queste settimane».
Ma secondo il presidente della Provincia il pedaggio sarebbe anche ai limiti della diseconomia: «Si calcola che gli incassi siano stati di circa otto milioni di euro. Dato che le spese di installazione dei portali sono state registrate a bilancio per oltre sette milioni, mi pare che le risorse da poter reinvestire nel potenziamento del trasporto pubblico, pur promesse, restino un lontano miraggio». Infine, ricorda Filippo Penati, c'è il problema delle multe. Secondo il presidente, arrivano a fioccarne anche settemila al giorno: «Mi dicono che sui tavoli dei giudici di pace arrivino fino a cinquecento ricorsi al giorno, roba da ingolfarli per sempre. Ma io mi dico: se tutti i giorni ci sono così tanti cittadini che ricevono una multa significa che qualcosa non sta funzionando. E non soltanto sul piano dell'informazione».
A peggiorare le cose, secondo Penati, c'è anche «la resistenza del Comune a introdurre la tariffa unica per i mezzi pubblici interurbani, un fatto che scarica i costi sull'esterno penalizzando l'integrazione delle reti. E poi, una posizione populistica e ideologica sul non aumento del prezzo del biglietto che rischia di compromettere definitivamente il fondo per i trasporti: le aziende cominceranno a tagliare linee e frequenze». La soluzione per Penati sarebbe quella di «costruire un grande patto di area metropolitana per il trasporto. In cui, agendo sugli abbonamenti per chi si sposta quotidianamente, da un lato si incentivi l'utilizzo del mezzo pubblico, dall'altro si possano reperire risorse adeguate a soddisfare la fame di trasporto, visto che il caro carburanti sta rendendo il trasporto pubblico sempre più competitivo».
Lo strumento per rendere operativo il patto per il trasporto dovrebbe essere, negli auspici del presidente della Provincia, «un'authority in grado di mettere a regia i troppi soggetti che oggi intervengono. Ci sono gli enti locali, la Regione, le società di trasporto... eppure, gli aeroporti continuano a non essere collegati con le metropolitane e gli stadi lo stesso. Più in generale, credo si possa dire che i punti nevralgici vecchi e nuovi dell'area milanese sono sempre meno collegati». Il tutto, mentre «con la miope tariffa del mezzo pubblico imposta da Milano non si riesce ad alleggerire il traffico di quelli che Letizia Moratti chiama i city users, che potrebbero essere dirottati sul pubblico grazie ad opportunità tariffarie ed efficienza». Conclude Penati: «Continuare a ragionare in una logica arroccata sui Bastioni porterà ai fallimenti che già oggi sono sotto gli occhi di tutti. Mentre l'Ecopass si rivela ogni giorno che passa per quello che è sempre stato: una tassa a tutti gli effetti».
Marco Cremonesi