Trasformare Milano nella città degli orti
Orti urbani a Milano. Le iniziative di singoli ed associazioni: gli orti in affitto dell'architetto Cristofani; le aiuole coltivate del signor Chen; l'Agritouring ideato da Esterni design. E il sindaco Letizia Moratti sogna di trasformare Milano nella città degli orti.
30 July, 2009
di Elisa Bianco
Se non mancano a Milano i progetti comunali in favore degli orti urbani, ancora di più sono le iniziative intraprese da gruppi di cittadini o, addirittura, da singole persone. Come non citare, ad esempio, l’attività di un architetto milanese che, da solo, gestisce 130 orti urbani? Claudio Cristofani, questo è il suo nome, ha atteso per anni che il comune gli dicesse come impiegare un terreno alla periferia di Milano di proprietà della sua famiglia, finchè un giorno ha deciso di suddividerlo in piccoli orti urbani da affittare a chi era interessato all’idea: 75 mq costano 360 euro/anno, iva compresa, col diritto all’acqua di falda sia come scorta intiepidita in un fusto da 300 litri per ogni orto che come erogazione al rubinetto.
Gli orti urbani possono anche diventare una forma di protesta civile contro il degrado cittadino che si diffonde nelle zone “dimenticate” dall’amministrazione comunale. In zona Maciachini, Via dell’Aprica per la precisione, il Comune ha avviato alcuni anni fa opere di riqualificazione urbana, costruendo marciapiedi e delimitando le aree di parcheggio con piccole aiuole inserite tra una piazzola e l’altra. Tuttavia, ancora diverso tempo dopo la fine dei lavori, le aiuole giacevano in stato di semiabbandono, con la nuda terra a vista e senza la minima traccia di verde, così il signor Chen, residente milanese di origini cinesi, ha deciso di utilizzarle per coltivarci zucchini e pomodori. La terra era fertile e le piante seminate alcune settimane fa stanno ora iniziando a dare i primi frutti.
Ma anche le iniziative promosse da associazioni di cittadini non mancano. Da segnalare, per esempio, l’iniziativa ideata da Esterni design, un collettivo dedito alla creazione di progetti di design e arredo urbano: la loro ultima opera, Agritouring, permetterà fino al 5 settembre di sostare in una nuova oasi verde in centro città, coltivando i propri ortaggi e chiacchierando con altri agricoltori metropolitani. Agritouring è composto da otto cubi in legno di pino delle dimensioni di 80x80x80 cm, che costituiscono un unico modulo contemporaneamente dimora per i vasi dell'orto, seduta e contenitore di attrezzi per la manutenzione. A partire da settembre, quest’orto mobile potrà essere noleggiato o acquistato direttamente sul sito del collettivo.
D’altro canto nemmeno la valenza culturale degli orti urbani viene trascurata nel capoluogo lombardo: nel solo comune di Milano sono ben sei le scuole che hanno avviato la coltivazione di orti urbani sul territorio scolastico, inserendoli inoltre all’interno di programmi didattici multidisciplinari che prevedono l’insegnamento di corsi di educazione ambientale e alimentare.
Al momento, in tutta la città di Milano si contano più di 400 orti comunali, grandi in media tra i 45 e i 60 metri quadrati, che occupano nel complesso circa 28mila metri quadrati di terreno. Sono ripartiti in sette zone della città, soprattutto nelle periferie, ad esclusione della zona 1 e della zona 8. L’85% degli orti è assegnata a pensionati e anziani e il restante 15% a portatori di handicap autosufficienti, disoccupati e giovani residenti nella zona.
E se persino l’attuale sindaco, Letizia Moratti, dichiara che il suo sogno è trasformare Milano nella città degli orti, di sicuro non si può perdere un’occasione come quella dell’Expo 2015. Infatti, proprio secondo la proposta lanciata pochi giorni fa dal primo cittadino durante la riunione degli Stati Generali: «Milano si proporrà come un laboratorio di esperienze per un nuovo modello di agricoltura urbana, in un mondo in cui più della metà della popolazione vive nelle città».
Angoliditerra.org: gli orti dell'architetto Claudio Cristofani
Le aiuole del signor Chen - il video di C6.tv