Bus dimezzati, l'anm cheide scusa alla città
Passeggeri esasperati, boom di aggressioni agli autisti: in quindici giorni 6 episodi di violenza Il Mattino - Napoli
12 August, 2009
LUIGI ROANO L’Azienda napoletana mobilità (Anm) travolta dal cattivo servizio che sta rendendo ai napoletani in questi giorni agostani. Meno del 50 per cento dei bus circolanti, la metà degli autisti a disposizione. E quei pochi rischiano perché nelle ultime due settimane si sono registrate ben sei aggressioni da parte di persone esauste e stremate dall’aspettare anche 40 minuti un bus sotto il sole cocente. «Tre sono avvenute a Fuorigrotta, altre nel resto della città». Confermano dall’Anm. Nulla giustifica le aggressioni che vanno condannate, ma il momento è difficile più degli altri anni. Così il presidente Antonio Simeone, navigato manager dell’Anm non esita a dolersi per quanto sta accadendo e a lanciare il piano di salvataggio, non per questa estate - purtroppo - ma per la prossima : «Chiedo scusa ai napoletani e alla città - attacca Simeone - una città come la nostra ha bisogno di ben altro servizio anche nel periodo delle ferie. Pensavamo che con le scuole chiuse la diminuzione delle corse non avrebbe provocato simili disagi. Ma abbiamo riscontrato il grande numero di turisti e di napoletani che non sono andati via dalla città». Che fare dunque per non incappare più in questo genere di disservizio? «L’anno prossimo faremo assunzioni di lavoratori stagionali. Così i nostri autisti faranno le ferie, come da contratto, e noi non lasceremo a piedi i napoletani e nemmeno i turisti. Il piano è già pronto, siamo d’accordo con l’azionista cioè il Comune e ci stiamo già organizzando».
In campo le associazioni di consumatori, Assoutenti denuncia «tagli indiscriminati delle linee apportati da Anm a molte linee circolari di quartiere ed altre linee vitali su gomma, sulla base del discutibile criterio di calo della domanda. Manca il servizio minimo garantito». Ma come stanno le cose con precisione? Dal 1 luglio è scattato l’orario estivo che ha comportato una riduzione del personale in questi termini: 30% in meno nelle prime due settimane, 40% nelle successive e il 50% ad agosto. Queste le cifre dei sindacati di categoria, che non si discostano di molto da quelle dell’azienda che invece sostiene di avere in servizio il 60 per cento del personale viaggiante. Gli autisti sono 1800 così a partire dal 1 luglio sono andati al mare in 540, nelle ultime due settimane di luglio 720 e dal primo agosto 900. Di qui il disagio. Perché poi bisogna considerare l’incidenza delle malattie la cui media in Anm è del 20 per cento, più l’assenteismo fisiologico che si aggira sul 10. Cifre che testimoniano come bisogna fare presto per rilanciare una delle aziende più strategiche del Comune. Cifre, stime, che raccontano, ma non giustificano, la rabbia di chi non solo non va in vacanza ma che non riesce a godersi nemmeno una volta all’anno una città meno caotica e la riversa contro gli autisti.
A rendere ancora più asfittico il quadro dei mezzi che effettivamente vanno su strada, al di là delle stime ufficiali, è il parco macchine vetusto, anziano, con altissimo impatto ambientale e soggetto quotidianamente a guasti. Sono circa 1000 i mezzi in dotazione di cui solo una trentina in regola con le emissioni. Situazione allarmante alla quale bisogna porre rimedio in tempi rapidi investendo soldi in tecnologia e forza lavoro. Non è trascurabile il dato che i due terzi del personale viaggiante sia sopra i 50 anni. Perché fare l’autista è attività altamente usurante.