Acerra: tra stop e ripartenze bruciate le prime ecoballe
Funziona ancora parzialmente l'inceneritore di Acerra. Finora sono state smaltite meno di tredicimila ecoballe, intanto i livelli di pm10 nell'aria continuano a salire
23 August, 2009
Continua a funzionare a singhiozzo l'inceneritore di Acerra che soggetto a molti stop contribuisce ben poco allo smaltimento dei rifiuti della città di Napoli e delle cosiddette ecoballe. Per quanto riguarda i primi, poco è cambiato e a parte le poche tonnellate che finora sono state bruciate nell'impianto per la maggior parte continuano ad essere sversati in discarica, oggi territori sottoposti al segreto militare. Le ecoballe hanno cominciato ad entrare nell'impianto a luglio e stando ai dati forniti dall'osservatorio sull'inceneritore di acerra finora sono state sottoposte ad incenerimento meno di tredicimila tonnellate.
Durante i primi dieci giorni di agosto solo la prima linea ha funzionato quasi sempre, 9 giorni su 10, mentre la seconda e la terza hanno mostrato ancora problemi funzionando rispettivamente 3 giorni e 5 giorni su 10. La situazione è peggiorata durante la settimana successiva quando la terza linea ha lavorato solo un giorno e la seconda due.
Restano comunque preoccupanti i dati sulla presenza di polveri sottili nell'area industriale di Acerra. L'arpac ha pubblicato un prospetto in cui è possibile verificare l'andamento dei superamenti dei livelli di pm10 nell'aria da maggio fino ad agosto 2009. Ebbene il maggior numero di superamenti si concentra nei periodi di maggiore funzionamento dell'impianto, da luglio ad agosto sono stati ben 36 sui 35 consentiti in un anno. Sebbene è d'obbligo sottolioneare che i livelli di pm10 dipendono da una pluralità di fattori, resta il fatto che i superamenti relativi al mese di agosto non possono essere attribuiti alle attività industriali dell'area, a causa della chiusura estiva degli stabilimenti con conseguente stop della produzione.