A Napoli è allarme smog
153 sforamenti dei livelli consentiti di Pm10 nell’aria. Secondo l’assessore Nasti la colpa è dei comuni limitrofi che non rispettano le norme anti inquinamento
31 August, 2009
Gli sformanenti di polveri sottili nell’aria salgono a 153 rispetto ai 35 consentiti in un anno. Questo è il dato al 29 agosto. Durante il mese, sono stati ben ventitré gli sforamenti del Pm10. Eppure la città è stata semi deserta a causa delle numerose partenze per le vacanze estive, dunque è sempre più difficile attribuire il fenomeno, rilevato dalle centraline dell’Arpac, al traffico, considerando anche che i numerosi blocchi al traffico finora stabiliti non hanno fatto raggiungere i risultati sperati.
Cos’è allora che determina una così alta presenza di polveri sottili nell’aria? Una spiegazione, che farà discutere, l’ha data l’assessore Nasti secondo cui lo smog cittadino non diminuirà fino a quando i comuni limitrofi non rispetteranno le norme anti inquinamento. In realtà una delibera regionale sulle norme anti inquinamento esiste già, ma deve completare l’iter per divenire operativa. Convinto, comunque, che la non curanza dei comuni della provincia sia la causa del problema, l’assessore ha dichiarato: Se per l’inizio delle scuole i comuni confinanti con Napoli non prenderanno provvedimenti contro l’inquinamento, vieteremo l’accesso alla città. Vigili ai varchi consentiranno solo ai residenti di circolare.
Intanto resta alto il livello di preoccupazione, poiché a breve la città riprenderà la sua vita e verrà di nuovo intasata dalle auto.
I dati arpac sull'inquinamento dell'aria