Canzone sulle ecoballe i ribelli vanno al festival
Repubblica – Napoli 02/09/09
02 September, 2009
Anche a Piedigrotta si parla di immondizia. Una delle canzoni finaliste del festival si ispira proprio alla rabbia delle popolazioni invase da siti di stoccaggio provvisorio. Si tratta di "Punto critico" dei Colours ensemble, gruppo nato nella piana campana, tra Nola, Marigliano e Pomigliano d´Arco. La canzone parla della soglia di tolleranza dei materiali sottoposti a una forza esterna prima di arrivare alla rottura. Il punto critico è quello oltre il quale le cose cambiano. Per i Colours il "Punto critico" è stato la partecipazione al movimento nato per difendere il territorio mariglianese dall´ennesima invasione di rifiuti, commissionata stavolta dallo Stato; ennesima perché Marigliano rientra in quello che è stato definito "triangolo della morte" a causa dei veleni scaricati dalla camorra nelle campagne. E così si è creata la frattura, proprio come per i materiali, prima la flessione, la resistenza, poi la spaccatura che libera energia.
In quei mesi del 2008, una parte dei cittadini mariglianesi non si è rassegnata alle decisioni dello Stato, ma ha voluto indagare e provare che aveva ragione a opporsi. Chiedevano la bonifica delle loro campagne, e la storia ha dimostrato che facevano bene a non fidarsi, visto che dopo un anno e oltre, nulla è stato fatto. Le balle sono sempre lì e l´accordo di programma è diventato carta straccia.
Da quelle notti insonni trascorse a presidiare "Boscofangone" non è nata solo una canzone, ma anche un´associazione che da quel momento ha provato a tenere alta la tensione per difendere non solo un territorio ma soprattutto la dignità degli uomini consapevoli che il "punto critico" era stato superato, un nome che è stato dato anche all´associazione di cui alcuni componenti dei Colours fanno parte. Un componente del gruppo, Alfio Minale, spiega il senso del testo e le finalità dell´associazione: «La maggioranza della popolazione pensa che chi è più forte o potente può toglierci tutto, ma io credo che se siamo nel giusto e non ci pieghiamo al loro volere, non potranno strapparci la nostra dignità».