Il Garante: sì alle telecamere
A Torino a partire da ottobre quaranta nuovi occhi elettronici si accenderanno in centro. Pioggia di multe per chi inquina. Da La Stampa del 13-08-2009
06 September, 2009
di Emanuela Minucci
Chi sperava in Pizzetti rimarrà deluso. Anche il Garante per la privacy ha ceduto. E così, l’ultima speranza di vedere orbate le quaranta telecamere della Ztl ambientale è caduto attraverso quella lettera che il custode dei dati sensibili collettivi ha inviato all’assessore alla Viabilità Maria Grazia Sestero qualche giorno fa. Sostanza: potete accendere i nuovi, 40 occhi elettronici. Morale: le nuove telecamere che abbiamo già visto installate attorno alla Ztl ambientale (una delle tante nuove porte è per esempio piazza Vittorio), dalla metà di ottobre cominceranno a funzionare e a multare chi ha una vettura che inquina, vale a dire Euro 0, Euro 1 ed Euro 2.
Addio quindi ai vecchi catorci che fino ad oggi riuscivano ad intrufolarsi in centro grazie all’assenza di un vigile. In autunno (la data d’accensione dovrebbe essere il 12 ottobre, ma bisogna che ci sia una delibera di giunta a sancirne l’accensione) chi vuol viaggiar tranquillo in quell’area dovrà cambiare auto perché la multa sarà automatica.
La cosa interessante (e ancora mai resa nota) è che quelle 40 telecamere potranno servire a più scopi. Per esempio a sorvegliare che durante le domeniche ecologiche non entri nessuno nel quadrilatero magico. Ma anche - semmai la giunta pensasse di applicare un road pricing - per dedurre dalla targa dell’auto se il malcapitato automobilista ha pagato o meno l’ingresso in centro. Una cosa però è certa. Non si unificheranno più le Ztl storica e ambientale: «Si è pensato per mesi - ha spiegato ieri l’assessore alla Viabilità Maria Grazia Sestero - di creare un’unica, grande zona a traffico limitato: chiudendo la maxiarea cosiddetta ambientale, quella per capirci dove si organizzano le domeniche a piedi, non solo ai motori che risultano più inquinanti, ma a tutti i veicoli dalle 7,30 alle 10,30 eccezion fatta per coloro che possiedono un permesso». E ha aggiunto: «Questa ipotesi è stata bocciata e, dall’autunno, verranno accese le telecamere per controllare in modo più capillare e scientifico gli accessi alla Ztl ambientale».
Sospiro di sollievo, dunque, per commercianti, gestori dei parcheggi all’interno della Ztl e pasdaran dell’auto a tutti i costi. Colpo basso per gli ambientalisti, i frequentatori delle piste ciclabili e coloro che sognavano l’inizio di un viaggio verso la pedonalizzazione totale del centro cittadino. Certamente, e questo lo ammettono anche alla divisione Traffico - la stessa Sestero vedeva di buon occhio la maxi Ztl - la crisi ci ha messo del suo: non più tardi di tre mesi fa dal centro si è levato un coro di proteste da parte dei commercianti capitanati dalla presidente Ascom Maria Luisa Coppa «contro la feroce accoppiata telecamere più piste ciclabili in grado di azzerare i nostri affari». Ora si sa che chi ha l’auto nuova continuerà ad entrare in centro quando vuole, dalle 10,30 in poi.
Non dovrà invece aspettare il via libera di nessuno la pedonalizzazione di via Carlo Alberto che ha di recente riscosso il sì incondizionato dei commercianti e quello del primo tratto di via Mazzini. Stessa sorte per «piazzetta Bricherasio»: in realtà questo nome non apparirà mai sullo stradario torinese, ma intanto il Comune ha cancellato la rampa di via Teofilo Rossi per ottenere di fronte a Palazzo Bricherasio (sempre che questi regga fino all’inverno visto che i suoi conti sono in rosso) e alla Rinascente un piccolo salotto senz’auto con tanto di bar con dehors.