Il cimitero degli elettrodomestici
La denuncia del Corriere del Mezzogiorno: Coroglio, inquinatori in azione: vie invase da «ingombranti» 11/09/2009
11 September, 2009
Alessandro Chetta
La Bagnoli del futuro? È il cimitero dei frigoriferi. Un ma¬linconico succedersi, metro dopo metro, in via Pasquale Leonardi Cat¬tolica, di elettrodomestici, mobilio, televisori rotti, copertoni: super¬market del trash a cielo aperto. Quintalate di rifiuti ingombranti — ricordate? Sono quelli a cui il go¬verno Berlusconi ha dichiarato guerra, con tanto di legge ad hoc —, uno sversatoio clandestino e di comodo che insozza la strada co¬steggiante la spettrale ex Cementir, in zona Coroglio. Sì, proprio l’area delle belle speranze per Napoli ovest. Provate a percorrerla in auto o in moto: vi si profila davanti un viale del tramonto scenografato da «monnezza» d’ogni tipo. C’è persi¬no un vecchio sbrinatore col mar¬chio «Motta». Probabile rifiuto di un bar o di un ristorante: i primi in¬diziati per questa lastricata di in¬gombranti, infatti, sono i titolari di mini-imprese edili reduci da sfratti difficili da smaltire, oppure piccoli imprenditori che vanno a disfarsi in una zona isolata di ciò che non serve più. Nelle stesse condizioni, anzi peggio, riversava fino a qual¬che mese fa anche l’arteria che cir¬conda la caserma di Cavalleggeri. «Lì la bonifica finalmente è avvenu¬ta » avverte il presidente della Muni¬cipalità Fuorigrotta-Bagnoli, Peppe Balzamo. Certo, il rischio che ricre¬scano come funghi i cumuli di diva¬ni spelacchiati, comodini e monta¬gne di pneumatici è forte. «Purtrop¬po — prosegue Balzamo — la zona di via Cattolica è isolatissima. Ogni sforzo dell’Asìa viene vanificato perché non esiste effettivo control¬lo. Colpa anche dell’inciviltà di al¬cuni cittadini e delle cattive abitudi¬ni. La strada, e in genere i luoghi pubblici sono sono considerati co¬me terra di nessuno». Il risultato è la vergogna di Coroglio.
Lunedì prossimo, anche per ten¬tare di porre rimedio alla «questio¬ne Cavalleggeri» è in programma un incontro all’assessorato regiona¬le dell’Ambiente, guidato da Walter Ganapini. Presenti la stessa munici¬palità e l’Asìa. Zona al buio, con po¬che case: continuerà a far gola agli inquinatori ancora per molto? «Pur¬troppo la situazione è destinata a non migliorare fino a quando quel¬le strade resteranno isolate». La so¬luzione sarebbe collegare finalmen¬te quell’area di Cavalleggeri al rio¬ne Agnano. Come? «Bagnolifutura ha in cantiere una strada di collega¬mento per spezzare tale isolamen¬to » conclude Balzamo.
Si può sperare nel parco dello sport. Il megaprogetto che, stando alla tabella di marcia di Bagnolifu¬tura, dovrebbe essere pronto tra ot¬to mesi ed interessare anche quel perimetro. La presenza di tanti gio¬vani dediti alle discipline sportive potrebbe fare il miracolo. Tanti pic¬coli Quagliarella lì dove osavano gli zombie dei frigoriferi.