Stangata sui taxi, scatta l'aumento beffa
Crescono fino al 25% i costi per i percorsi predeterminati. Gli autisti: " è poco, non copriamo le spese". Il Mattino 13/09/09
14 September, 2009
Paolo Barbuto
Da domani aumenteranno le tariffe predeterminate sui taxi. Entra in vigore l’ordinanza di luglio del Comune che rivede, al rialzo, il valore delle corse a tariffa fissa. «Si tratta di un aumento fisiologico - spiegano da palazzo San Giacomo - i valori erano fermi al 2002 ed era giusta una revisione. Naturalmente non è previsto nessun aumento per le normali corse a tassametro». Gli aumenti arrivano fino al 25% e c’è anche una gabella legata alla partenza dall’aeroporto che è di 4 euro: comprende anche il ticket applicato dalla Gesac ai tassisti, che è cresciuto di trenta centesimi arrivando a quota ottanta. Aumenta di un euro, e arriva a dieci euro e mezzo, la tariffa fissa dal Beverello alla stazione centrale; cresce di quattro euro (da 19 a 23) il costo del percorso Vomero-Aeroporto; si attesta su una crescita di due euro e mezzo (da 20 a 22,50 euro) il percorso da piazza Garibaldi agli hotel di Agnano. Non sono soddisfatti i tassisti che avrebbero voluto una crescita più consistente dei valori del listino. Nelle lunghe riunioni preparatorie della delibera, nelle stanze di palazzo San Giacomo, i rappresentanti delle cooperative e quelli dei tassisti svincolati, hanno a più riprese sottolineato la necessità di un aumento più congruo delle tariffe che non sono più considerate adeguate. Secondo i tassisti, rispetto al 2002 il costo del carburante, delle officine e delle stesse auto, è cresciuto in maniera ben più consistente rispetto alle percentuali di aumento per le tariffe predeterminate, decise dal Comune. L’argomento taxi sarà in primo piano anche nei prossimi giorni a palazzo San Giacomo. L’assessorato alla mobilità intenda varare un programma di riavvicinamento dei cittadini all’utilizzo delle auto bianche, e per farlo chiede la collaborazione degli stessi tassisti. Per restituire fiducia ai cittadini, sempre più convinti che ci siano frodi sulle tariffe, ogni taxi potrebbe montare uno speciale tassametro capace di emettere una ricevuta: sul biglietto verranno automaticamente stampati il percorso della vettura, il tempo di percorrenza e le eventuali maggiorazioni applicate (bagagli, supplementi festivi). In questo modo non ci sarebbe «contrattazione» e, nelle mani degli utenti, resterebbe un documento ufficiale che eviterebbe problemi e contestazioni. Per l’acquisto del nuovo apparecchio, i tassisti avrebbero un incentivo economico da parte dell’Amministrazione. Anche sul fronte dei controlli è allo studio un programma accurato. È in fase di realizzazione un progetto secondo il quale ogni auto pubblica potrebbe essere dotata di un sistema di telerilevamento. Si tratta dello stesso meccanismo tecnologico piazzato sui bus della Anm, che consente di verificare la posizione del mezzo e di ricostruirne il percorso. Grazie a questo sistema, in caso di controllo al taxi da parte delle forze di polizia, basterebbe un collegamento telematico per capire qual è stato il percorso seguito dalla vettura e quanto il tempo impiegato, in modo da verificare la correttezza del valore segnato sul tassametro. Alla luce dei recenti episodi di cronaca (l’ultimo è l’aggressione di una vigilessa al porto), si prevede anche un inasprimento delle sanzioni. In particolare per i tassisti responsabili di azioni violente è allo studio un percorso più incisivo per arrivare al ritiro della licenza.