Chiaia ronde contro il degrado
Sette associazioni in campo, via alle squadre di volontari. Si parte dalla villa comunale Il Mattino 16/09/09
17 September, 2009
GERARDO AUSIELLO
I cittadini scendono in campo per combattere il degrado che avvolge Chiaia. D’ora in avanti nel quartiere circoleranno squadre di volontari che avranno il compito di difendere i monumenti da vandali e writers offrendo anche una risposta concreta al sempre più diffuso bisogno di sicurezza e legalità. L’iniziativa, partita dal basso, è frutto di un patto siglato tra le associazioni che lavorano in centro: in primis «Napoli Liberal» e «Napoli punto a capo», presiedute da Ninni De Santis e Sergio Fedele, ma anche «Chiaia per Napoli» e «Campania Sanità», guidate rispettivamente da Paolo Santanelli e Paolo Monorchio. L’accordo vede inoltre protagoniste «Le botteghe dei mille», l’associazione dei commercianti presieduta da Nino De Nicola, e «Napoli laboratorio di idee» che fa capo al consigliere comunale del Pdl Stanislao Lanzotti. Hanno infine manifestato pieno sostegno al progetto le «Agenzie di viaggio» di Confindustria Campania, coordinate da Cesare Foà. Una vera e propria task force che si muoverà autonomamente, a prescindere dal piano sicurezza varato dal ministro dell’Interno Roberto Maroni. Ma come opereranno le squadre speciali? Saranno organizzate su più turni, con particolare attenzione alle ore serali, ai fine settimana e ai festivi. I cittadini protagonisti del servizio indosseranno un indumento che li renderà immediatamente riconoscibili: si pensa a t-shirt e felpe con su scritto «Decor...onde», il nome dato appunto dalle associazioni all’iniziativa. I volontari saranno «armati» solo di cellulari e macchine fotografiche che consentiranno loro, in caso di necessità, di chiedere il tempestivo intervento delle forze dell’ordine e di documentare eventuali episodi di illegalità. Il primo impegno riguarderà la Villa comunale, già oggetto di un esposto inviato da «Napoli Liberal» alla Procura: «Siamo stanchi del degrado e vogliamo fornire il nostro contributo perché abbiamo a cuore il destino della città - spiega De Santis, promotore del progetto - Si tratta di un metodo sperimentale che contiamo di estendere ad altri quartieri, in collaborazione con gli amministratori locali». È d’accordo l’imprenditore Fedele: «Mettiamo in campo una rete di sensori civici pronti a segnalare casi che richiedono l’impegno delle istituzioni. A tal proposito chiediamo a Palazzo San Giacomo di definire un metodo che consenta l’individuazione di altre associazioni disponibili a tale mission». Secondo Lanzotti «si tratta di un piano utile e intelligente che non ha una finalità repressiva, bensì sociale. Penso al modello degli “angeli della città” che ha già ottenuto un discreto successo e va certamente riproposto. In questo senso - afferma - sarebbe auspicabile una piena sinergia tra istituzioni e società civile». Per Santanelli «bisogna vincere il primato negativo detenuto dal capoluogo partenopeo. Per questo motivo ci proponiamo di aiutare gli enti locali nel controllo del territorio. Non è solo un’iniziativa dal sapore provocatorio - insiste - Il nostro è un impegno concreto, volto a migliorare la sicurezza e senza alcun colore politico». Anche De Nicola e Foà esprimono massimo sostegno all’operazione: «Occorre restituire dignità ai nostri monumenti, troppo spesso profanati - dicono - Partiamo dalla Villa comunale nella speranza di dar vita a un modello condiviso che dia inizio alla svolta. L’unica strada possibile è quella della collaborazione fra tutte le forze sane della città».