«Malati di smog, più colpiti i bambini»
A Milano 73 «ricoveri» al giorno per patologie riconducibili all’inquinamento, dall'asma all'ictus - da Il Corriere della Sera del 01.10.2009
01 October, 2009
Quest’aria malata ci fa ammalare. Sì, grazie, già lo sappiamo, obietterà qualcheduno, cosa ce lo ridite a fare? Perché l’elenco si allunga e cresce il rischio di caderci dentro, venir catturati e trasportati direttamente in ospedale. Ogni giorno, 73 accessi nei pronto soccorso hanno come causa disturbi «potenzialmente correlabili all’inquinamento »; in due anni i casi sono stati 53.514. Tosse, asma, bronchiti, polmoniti, attacchi di cuore, ictus. I numeri non sono sparati a caso. Arrivano da uno studio (avviato con i soldi del Comune) condotto in cinque ospedali (San Carlo, San Paolo, Niguarda, Policlinico), da gennaio 2007 a dicembre 2008.
Una domanda: ma allora, alla fine, l’Ecopass serve oppure no? Dei 53.514 accessi nei pronto soccorso, la metà ha riguardato disturbi acuti delle vie respiratorie; 8.536 i casi di bronchite acute, 5.689 le infezioni per polmonite, 4.323 gli scompensi cardiocircolatori, 1.825 i casi di riacutizzazione di bronchite cronica ostruttiva. Spiegano i medici che per il 50% questi problemi riguardano gli under 18; e tra gli under 18 ci sono vagonate di bambini. E non basta star chiusi in casa. Per esempio, un’altra (recente) ricerca, condotta su 1.522 abitanti di Milano reclutati in dieci anni, dice che il rischio di trombosi è elevatissimo per chi abita a meno di tre metri da strade congestionate dalle automobili. Punto e basta, non si scampa. La «distanza di sicurezza » dallo smog è fissata, del resto, a 162 metri. Troppo, in una città; figurarsi in una città «raccolta » come Milano.
Abbiamo detto degli ingressi in pronto soccorso. Ma come evolvono questi ingressi? Si trasformano in lunghe degenze o hanno tremendi epiloghi? Ricorda il vicedirettore nazionale di Legambiente Andrea Poggio che l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, ha sentenziato: «In città le concentrazioni fuori norma di Pm10 e ozono provocano un migliaio di morti l’anno». Forse è superfluo ricordare che quest’anno Milano ha superato la soglia d’allarme degli inquinanti per 57 giorni, quando l’Unione europea ne concede 35 di bonus, dopodiché scatta l’infrazione.
In un sondaggio curato da Ipsos e pubblicato sul Corriere della Sera, il campione di cittadini intervistato aveva bocciato l’Ecopass, al quale aveva rifilato come voto un 4,8. Insufficienza abbastanza piena, di certo senza attenuanti. A leggere l’ultimo bollettino del Comune, datato luglio (i bollettini all’inizio erano mensili, poi sono diventati semestrali, chissà perché), rispetto ai primi sei mesi del 2007, quando il provvedimento anti smog era un semplice progetto, gli ingressi nella cerchia erano diminuiti del 14%. A leggere i bollettini dell’Arpa, che misura la qualità dell’aria, le quote di Pm sono sempre o a ridosso o sopra la soglia limite. Anche l’altroieri, e lunedì, e domenica, e così via andando indietro nei giorni.
Andrea Galli
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