In Comune si sale a 20 gradi "Troppo spreco in stufette"
«Alziamo la temperatura per risparmiare». L’anno scorso la riduzione aveva fatto impennare la bolletta della luce- da La Stampa del 14.10.2009. Scrivete il vostro commento alla notizia
14 October, 2009
Emanuela Minucci
Era il 31 agosto 2008 e l’assessore all’Ambiente Domenico Mangone - attraverso una bella lettera al suo omologo regionale Nicola De Ruggiero - chiese di non superare i 18-19 gradi negli uffici pubblici: da quelli del Comune a quelli della Provincia sino alle sedi regionali e statali. «La decisione sortirà tre effetti positivi - preconizzò allora Mangone - diminuirà l’inquinamento da riscaldamento, farà risparmiare le amministrazioni e contribuirà pure a fare ammalare meno le persone, perché si sa, è negli ambienti surriscaldati che, come spiegano spesso i medici, meglio si diffondono i microbi».
Siamo al 13 ottobre 2009, il nuovo assessore all’Ambiente, Roberto Tricarico - forse anche dopo aver dato un’occhiata su consiglio del collega al Bilancio Passoni, alle bollette dell’energia elettrica del Palazzo - ha deciso un bel ritorno al passato: si torna ai cari, vecchi 20 gradi. Motivo? «I dipendenti comunali avevano freddo e quando non si ammalavano si lamentavano. Senza contare il fatto, e non lo dico certo per biasimare Mangone, perché si tratta di un dato oggettivo, che chi non riusciva a scaldarsi indossando un maglione in più faceva ricorso alla stufetta».
Il primo a protestare (sommessamente, com’è nel suo stile) del gran freddo dell’anno scorso fu proprio l’assessore al Bilancio Gianguido Passoni che pur vede di buon occhio qualsiasi risparmio: «Le mie segretarie sono intirizzite, i nostri uffici sono esposti a Nord e hanno parecchie vetrate... capisco il risparmio, ma il troppo è troppo».
Nel frattempo la delega all’Ambiente (e con lei anche la possibilità di alzare la manopola del riscaldamento) è passata di mano, e ora si torna alla tradizione. Non senza aver fatto un bel giro informativo fra gli uffici comunali di tutta Europa. Ebbene da Parigi a Londra passando per Berlino e Zurigo, non c’è Comune che infligga ai suoi dipendenti temperature sotto i 20 gradi. Anzi a Londra - complice un clima piuttosto rigido - l’indicazione è di tenersi attorno ai 21.
Che ne pensa di questa novità l’assessore Mangone? Ci sorride su, poi aggiunge: «Non credo che la questione del freddo si possa risolvere aumentando la temperatura di un grado, semmai bisognerebbe fare dei lavori strutturali sulle finestre e sulle coibentazioni, soprattutto a Palazzo Civico, che è uno stabile antico e quindi presenta stanze molto fredde e altre invece caldissime».
Intanto però il Comune rilancia anche l’operazione-sottotetto ecologico. Il discorso interessa i sottotetti utilizzati come deposito, locali di sgombero o adibiti alla manutenzione. «Per usufruire della possibilità di ampliare gli spazi condominiali rendendone possibile la vendita e l’affitto, bisognerà avviare un programma di risparmio energetico certificato dal Comune».
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