\"Rivoluzione fatta in casa\"
La storia di una famiglia di Los Angeles che ha trasformato la sua abitazione in una fattoria urbana. "Homegrown revolution", il film del regista Jules Dervaes presentato al Festival CineAmbiente di Torino
15 October, 2009
"Penso che coltivare il proprio cibo sia una delle occupazioni più pericolose: fa correre il rischio di divenire liberi”: a sostenerlo è il regista Jules Dervaes, fautore del progetto Path to Freedom. In un momento in cui il settore alimentare è monopolizzato dalle corporations, che utilizzano OGM, pesticidi e anabolizzanti, la via di fuga da questo sistema perverso potrebbe essere più facile di quel che sembri. E' la storia di "Homegrown Revolution", il film di Jules Dervaes presentato nel corso dell'ultima edizione del Festival CineAmbiente di Torino (8-13 ottobre 2009): Jules e i suoi figli hanno trasformato la loro abitazione di Los Angeles in una fattoria urbana, totalmente alimentata da fonti energetiche rinnovabili. Qui vengono coltivati verdure e fiori, allevati animali da cortile in grado di soddisfare il fabbisogno di quattro persone, che, con le proprie eccedenze, hanno costruito un piccolo mercato a filiera corta con cui riforniscono i ristoranti locali. Una storia dal sapore d'altri tempi, ma anche un invito a riflettere e ad agire ora.
Il regista
Jules Dervaes ha dato inizio nel 2001 al progetto Path to Freedom, nato con lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle effettive possibilità di essere autosufficienti dal punto di vista alimentare, utilizzando inoltre fonti energetiche rinnovabili. In particolare, fin dalla metà degli anni '80, Dervaes, con i tre figli, ha trasformato la terra intorno alla loro abitazione di Los Angeles in un rigoglioso orto urbano che permette ai quattro, non solo l'autosufficienza alimentare, ma anche un rientro economico grazie alla rivendita dei prodotti in eccedenza.
Il sito ufficiale del film: www.homegrownrevolutionfilm.com
Il blog di Homegrown Revolution