In città con un diesel inquinante, è vietato, ma nessuno ci blocca
da La Repubblica del 15.10.2009
16 October, 2009
di Franco Vanni
Il resoconto del viaggio della Mondeo è tutto nei numeri. Un diario di bordo che restituisce l’immagine di una città caotica e fuori controllo. Dalle 15.15 alle 18.30 si registrano: zero multe, cinque pattuglie fisse dei vigili avvistate, altrettante auto dei ghisa incrociate nei 27.3 chilometri percorsi. Vale a dire che la velocità media senza soste è stata di 8,4 chilometri orari
Farsi multare a Milano, quando si è nel torto, non è facile. Ci abbiamo provato, ma senza successo: abbiamo viaggiato per più di tre ore su e giù per le circonvallazioni a bordo di una Ford Mondeo del 1996, diesel Euro 2. Un’auto super inquinante che secondo la stretta decisa dalla Regione non potrebbe più circolare. Abbiamo fatto di tutto nel rispetto del codice per passare davanti al maggior numero possibile di vigili, ma niente da fare, nemmeno un controllo, figurarsi un verbale.
E dire che gli indizi per capire che la Mondeo non fosse in regola c’erano tutti: dalla targa che comincia con le lettere AM alle ammaccature un po’ ovunque, fino al rumore sordo di uno scarico che ha lavorato per 13 anni, andando a spasso per 155mila chilometri. Ma ci sono mezzi anche più vistosi fra quelli che dovrebbero essere fermati e invece ieri l’hanno fatta franca. Vecchie Vespa special 50 che lasciano una scia di fumi di miscela e Mercedes d’annata, motorini due tempi che bruciano più olio che benzina e antichi furgoni da cantiere ancora orgogliosamente targati BG, che sta per Bergamo.
FOTO Il viaggio del cronista
Il resoconto del viaggio della Mondeo è tutto nei numeri. Un diario di bordo che restituisce l’immagine di una città caotica e fuori controllo. Dalle 15.15 alle 18.30 si registrano: zero multe, cinque pattuglie fisse dei vigili avvistate, altrettante auto dei ghisa incrociate nei 27.3 chilometri percorsi. Vale a dire che la velocità media senza soste è stata di 8,4 chilometri orari, un ritmo che si tiene tranquillamente a piedi, nella corsa leggera d’a llenamento.
I primi vigili a vedersi passare davanti la Mondeo color petrolio sono in via Lorenteggio, due motociclisti: affiancano l’auto mettendosi uno per lato, parlano fra loro, ripartono allo scattare del verde. Poi tocca a una pattuglia ferma in piazzale Lotto, tre uomini con berretto e divisa che seguono con gli occhi la curva del diesel Euro 2 ma non si scompongono. «Il fatto è che non possiamo metterci a fermare le auto all’ora di punta spiegherà a sera Giuseppe Falanga del Siapol, a discolpa dei colleghi distratti se ne facciamo accostare una blocchiamo il traffico. Ci vuole intelligenza anche nei controlli». In ogni caso, un divieto vano.
Alle 16,40 in viale Murillo una Mercedes vecchia di almeno quindici anni si fa strada fra le auto ferme in doppia fila sulla destra e quelle che (senza poterlo fare) si preparano a svoltare a sinistra. La Mondeo le va dietro, seguono un paio di vecchi scooter, uno con maxicassone per il trasporto delle pizze. Il piccolo corteo probabilmente sarebbe tutto da multare con verbali da 78 euro, invece viaggia che è un piacere. Per chi guida una vecchia auto non sono un problema nemmeno i vigili fermi alle 17 in piazza Cinque Giornate, vicino al cartellone luminoso che informa: “I veicoli inquinanti da oggi non possono circolare”.
Ai primi agenti se ne aggiungono altri due, arrivati per rilevare un tamponamento. A questo punto, alle 17.10, gli agenti in piazza sono quattro, ma il diesel immatricolato ai tempi della prima mucca pazza e di Bertinotti presidente della Camera passa comunque inosservato. L’unico brivido lo fanno venire i ghisa di pattuglia in via Castelbarco: un agente motociclista scruta la strada con le mani puntate ai fianchi e squadra ogni mezzo, pronto a mostrare la paletta. Ma la paura dura solo un attimo, la Mondeo scivola via nel traffico assieme ad auto nuove, scooter di ultima generazione e biciclette. Oggi il Comune fornirà i numeri delle multe appioppate ieri, nella prima giornata di “controlli intensivi” contro i veicoli inquinanti.
Di certo saranno graziati i guidatori che sono passati sotto le telecamere con auto a benzina Euro 0, diesel Euro 1 e 2, o con moto a due tempi Euro 0 (queste le nuove categorie bandite). Infatti, gli occhi elettronici posti a difesa delle corsie preferenziali non possono, per legge, dare multe per la classe di inquinamento. Diverso è il discorso per le telecamere Ecopass: nemmeno quelle possono sanzionare chi guida un mezzo vetusto, ma il sistema elettronico di attivazione dei pass riconosce in anticipo le targhe dei veicoli “vietati” e nega automaticamente la registrazione del ticket. Il risultato è che a casa arriva comunque la multa per essere entrati in area Ecopass senza permesso. Si dovrebbe salvare, invece, chi ha un abbonamento da più ingressi e che quindi, pur con l’auto inquinante, non deve ogni volta “chiedere” al cervellone del Comune di poter entrare in centro.
Non è tutto un po’ complicato? «Come sempre serviranno alcuni giorni perché i cittadini si abituino, poi non ci saranno problemi» dice l’assessore al Traffico, Edoardo Croci. Alcuni giorni, forse, serviranno anche ai vigili per affinare l’occhio e distinguere fra i veicoli che possono circolare e quelli che, come la vecchia Mondeo, vanno invece multati.