Sippic, arriva il commissario per la bonifica della centrale
L´incarico a Nando Pasquali durerà fino a dicembre 2010. Tafferugli con la polizia in Piazzetta durante il sit-in: scattano le denunce Da Repubblica - Napoli 7/11/2009
09 November, 2009
Donatella Bernabò Silorata
La Centrale elettrica di Capri è stata commissariata: l´obiettivo è la bonifica ambientale dell´impianto di Marina Grande gestito dalla Sippic. La notizia arriva dal Consiglio dei ministri. Intanto ieri sono scattate le denunce contro i manifestanti che avevano preso parte al sit-in contro la Sippic nei giorni del vertice di Confindustria. Le accuse a carico dei manifestanti vanno dalla violenza alla resistenza a pubblico ufficiale.
Il commissario nominato è Nando Pasquali, amministratore delegato della Gse: fino al 31 dicembre 2010 avrà l´incarico di risanare e rendere ecosostenibile la produzione elettrica dell´isola in attesa del completamento del cavo sottomarino che collegherà Capri alla terraferma. «Una svolta epocale», commenta con soddisfazione il sindaco di Capri Ciro Lembo che aggiunge: «Il consiglio comunale ha votato quasi all´unanimità il documento complessivo con cui oltre al commissariamento chiediamo la revoca della concessione di gestione alla Sippic». I voti a favore sono stati dieci, tre gli astenuti e due i contrari tra cui l´ex sindaco Costantino Federico. Dal 1954 la Sippic gestisce in regime di monopolio la distribuzione dell´energia sull´isola. Nei giorni scorsi la società ha annunciato un progetto di riconversione della centrale alimentata a gasolio e attiva dal 1905. «Stiamo cercando di rendere più efficiente la rete di distribuzione», hanno dichiarato i vertici dopo le proteste degli abitanti contro l´impianto definito fatiscente e pericoloso. Un annuncio di riconversione per ovviare ai guasti ripetutisi sull´isola e sedare le rimostranze degli ambientalisti scesi in campo con una vera e propria crociata capeggiata da Legambiente che il 30 ottobre scorso aveva diffuso un documento in cui si parlava di "inquinamento da ciminiere e perdite di gasolio nel sottosuolo". Denunce inquietanti che paventavano anche il rischio di un disastro annunciato e quindi l´intervento della Protezione civile.
Da ieri a decidere le sorti della centrale della discordia, su cui tra l´altro la Procura di Napoli ha aperto un fascicolo in seguito al black out di ferragosto, sarà il commissario governativo. In attesa della realizzazione nei prossimi anni del progetto Terna che, attraverso un cavidotto sottomarino, collegherà l´isola di Capri – ma anche Ischia e Procida – alla rete elettrica nazionale.
A Capri scontro sulla centrale elettrica