“Orti urbani”: il progetto di Italia Nostra e Anci
Italia Nostra e Anci firmano un protocollo d'intesa per promuovere e diffondere la coltivazione di orti urbani su tutto il territorio nazionale. E Italia Nostra, in collaborazione con l'Università di Perugia, fornisce le linee guida per la progettazione, l’allestimento e la gestione di orti urbani e periurbani. I testi dei documenti
13 November, 2009
Elisa Bianco
Italia Nostra da più di cinquant’anni opera per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale italiano, con un’attenzione particolare per l’ambiente, il paesaggio urbano e rurale e la qualità della vita. Da qualche tempo Italia Nostra ha avviato un percorso di collaborazione con l’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani – per promuovere e diffondere la coltivazione di orti urbani su tutto il territorio nazionale.
L’avvio del progetto, che non a caso ha preso il nome di “Orti urbani”, è stato sancito dalla firma di un protocollo di intesa, in cui le due associazioni si prefiggono obiettivi molto importanti. In primo luogo la volontà di entrambe le parti di intraprendere un percorso comune volto a restituire dignità agli orti urbani, in modo da poterli nuovamente considerare una realtà sociale, urbanistica e storica di rilievo e sottrarli alla marginalità e al degrado in cui spesso sono caduti. Seguono poi a pioggia una serie di altri obiettivi: incentivare la diffusione degli orti urbani come sistema per arginare il consumo di suolo che sta dilagando sul nostro territorio, tutelare la memoria storica che gli orti recano con sé favorendo la partecipazione e l’interazione dei cittadini, favorire il recupero della conoscenze manuali e agricole legate alla coltivazione degli orti. Il protocollo si chiude con l’impegno delle parti di diffondere il messaggio tra quanti aderiscono alle rispettive associazioni, anche mediante seminari, redazione di testi e manuali, corsi, laboratori e qualunque altre iniziative di formazione e promozione.
L’aspetto forse più interessante è che Italia Nostra ha lavorato in parallelo con l’Università di Perugia, arrivando alla stesura di un utilissimo documento: le linee guida per la progettazione, l’allestimento e la gestione di orti urbani e periurbani. Il documento consta di due parti. Nella prima si descrivono i tipi di terreno che si possono trovare nelle aree urbane o nelle immediate vicinanze, definendo non solo il modo migliore in cui deve essere strutturato l’appezzamento, ma anche le condizioni ottimali per mantenerlo (sistemi di irrigazione, di pulizia, di smaltimento di reflui e rifiuti). Nella seconda parte, invece, l’attenzione è puntata sulle coltivazioni: quali piante è meglio coltivare, quando, con che successione temporale e con che sistemi.
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