Sabato 28 novembre, Taranto marcia contro l'inquinamento
Sabato 28 novembre 2009 a Taranto la “Grande marcia contro l'inquinamento" organizzata dal coordinamento di cittadini e associazioni Altamarea. Il coordinamento scende in piazza per “manifestare il diritto alla salute”. I punti della mobilitazione: l'elenco dei “Dieci Comandamenti” di Altamarea
26 November, 2009
Sabato 28 novembre 2009 si svolgerà a Taranto la “Grande marcia contro l'inquinamento” organizzata dal coordinamento di cittadini e associazioni Altamarea. Il ritrovo è fissato per le ore 9 in piazzale Arsenale (via Di Palma). La manifestazione si svolgerà ad un anno esatto dalla prima mobilitazione del novembre 2008, quando migliaia di persone sfilarono per le vie di Taranto per protestare contro l'inquinamento da diossina legato alle emissioni dell'impianto siderurgico dell'Ilva.
Per il Coordinamento Altamarea, il “popolo inquinato scende in piazza a manifestare per il diritto alla salute”. Sono diverse le richieste degli organizzatori: “Dall'adozione delle migliori tecnologie industriali al monitoraggio continuo degli inquinanti, dall'informazione alla popolazione alla costruzione di uno sviluppo ecosostenibile”. Altamarea ha anche scritto per l'occasione i suoi “Dieci Comandamenti”, dove fissa i punti che portano il coordinamento a scendere in piazza contro l'inquinamento.
I Dieci Comandamenti di Altamarea
1. INQUINANTI, MONITORAGGIO E STANDARD EUROPEI. Prescrizioni restrittive per le emissioni industriali a tutela della salute di cittadini e lavoratori. Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) che fissi limiti agli inquinanti secondo standard europei e preveda l'adeguamento degli impianti alla migliori tecnologie in assoluto e salvaguardia dell'occupazione. Copertura completa dei parchi minerali. Piena applicazione delle leggi per la sicurezza sul lavoro. Sistema di monitoraggio delle emissioni industriali complessive e informazione dei cittadini su Internet.
2. ILVA E DIOSSINA. Piena applicazione della legge regionale antidiossina. Controllo 24 ore su 24 con il "campionamento continuo".
3. ENI ED ENIPOWER. No all'incremento della raffinazione e della produzione energetica. Campionamento continuo. No a sondaggi e perforazioni petrolifere nel Golfo di Taranto.
4. OCCUPAZIONE E SVILUPPO ECOSOSTENIBILE. Investimenti per un'economia alternativa alla grande industria . bonifica del territorio, manutenzione urbana, portualità, retroportualità, parco delle gravine, attività agricole, ittiche e turustiche con l'ambiente.
5. RISARCIMENTO MESTIERI TRADIZIONALI. Realizzazione di mappe d'impatto. Sostegno e risarcimento ad allevatori, agricoltori, pescatori ed imprenditori locali rovinati dalle emissioni industriali.
6. INFORMAZIONE DELLA POPOLAZIONE. Applicazione sul territorio della "legge Seveso" sui rischi di incidente rilevante con informazione della popolazione sui piani di emergenza.
7. RIFIUTI. No ad inceneritori e assimilati, sì alla raccolta differenziata porta a porta e all'incremento dei posti di lavoro per la gestione del recupero. No.ad autorizzazioni e ampliamenti di discariche per rifiuti speciali. Sostegno alle lotte dei comitati antidiscarica della provincia di Taranto
8. ENERGIE RINNOVABILI. No al nucleare, sì al risparmio energetico e alle energie rinnovabili.
9. SALUTE, CONTROLLI E RICERCA. Screening dei cittadini per verificare la contaminazione dei cittadini (diossina, arsenico, metalli pesanti, ecc.), realizzazione di un effettivo registro tumori e di mappe epidemiologiche per tutte le patologie legate all'impatto industriale. Attivazione di un Centro Ambiente e Salute ubicato vicino all’area industriale specializzato nei controlli ambientali e sanitari dell'area industriale. Creazione di un polo scientifico-tecnologico di eccellenza in campo ambientale.
10. TUTELA DEL MARE. Rifacimento della condotta sottomarina e tutela del del mare.
Per l'elenco delle adesioni alla "Grande marcia contro l'inquinamento": clicca qui
"Grande marcia contro l'inquinamento": il volantino e il manifesto
Il blog del Comitato per Taranto