Alemanno promette: «Centro storico pedonale tra 5 anni», ma gli ambientalisti restano scettici
A Copenaghen per presentare la sua adesione al “Patto dei sindaci per il clima”, il primo cittadino di Roma annuncia la realizzazione di 40 chilometri di nuove piste ciclabili. Insieme ad altre misure, questo dovrebbe consentire la pedonalizzazione del Tridente. Polemiche le associazioni ambientaliste e i partiti di opposizione
16 December, 2009
Quaranta nuovi chilometri di piste ciclabili, incentivi alle fonti energetiche rinnovabili e, soprattutto, la pedonalizzazione del centro storico di Roma entro i prossimi cinque anni. Sono le promesse di Gianni Alemanno, sindaco della capitale, che è intervenuto al summit sul clima dei sindaci europei, organizzato a Copenaghen a margine della conferenza Onu sul cambiamento climatico. Davanti ai suoi colleghi di tutta Europa, Alemanno ha aderito ufficialmente al Patto dei sindaci per il clima: «Un appello - ha spiegato - ai governi nazionali per dare un quadro normativo che permetta alle città di fare una battaglia per le riduzioni delle emissioni». Il sindaco ha inoltre presentato un piano di “ristrutturazione energetica” della capitale, elaborato con il supporto di Jeremy Rifkin. Il piano prevede appunto di sviluppare le rinnovabili, implementando le cosiddette “smart grid”, reti energetiche intelligenti costituite da tanti piccoli impianti ecologici, che dovrebbero sostituire l'attuale modello basato su poche centrali enormi ed inquinanti.
Il Campidoglio, però, punta anche a trasformare Roma, entro il 2020, in una città dotata di sistemi di trasporto sostenibili. In quest'ottica, Alemanno ha annunciato l'installazione di «dieci stazioni di distribuzione ibrida idrogenometano entro un anno» e l'imminente l'avvio dei cantieri per la realizzazione di 40 chilometri di nuove poste ciclabili, che andrebbero ad incrementare di un terzo la rete attualmente esistente, portando a circa 160 i chilometri totali a disposizione degli amanti delle due ruote. Le nuove ciclovie, per le quali il Comune ha già previsto lo stanziamento di 4,5 milioni di euro, saranno articolate in 7 tracciati, uno dei quali dovrebbe addirittura collegare Roma con Fiumicino. Il potenziamento della rete ciclabile, insieme a quello del car sharing (soprattutto elettrico) e al completamento delle nuove linee della metropolitana, dovrebbero consentire, secondo il sindaco, di rendere pedonale il centro storico entro cinque anni. L'obiettivo a lungo termine, per l'appunto, è quello di rendere la capitale più “verde” per il 2020, anno in cui Roma spera di ospitare i Giochi Olimpici.
Ma l'annuncio di Alemanno ha riscosso, dal fronte ambientalista, soprattutto scetticismo e polemiche. «Quella del Campidoglio è un'operazione di puro green washing – è stato, ad esempio, il commento unanime di Angelo Bonelli, Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, tutti presenti alla conferenza di Copenaghen. «Alemanno in venti mesi da sindaco ha compiuto scelte nella direzione opposta: dal traffico, all'urbanistica, all'energia, Roma è sempre più anti-ecologica, e le buone intenzioni del piano presentato oggi non possono nascondere l´incapacità e la povertà di idee di questa giunta». Gli ambientalisti hanno aspramente criticato, in particolare, le scelte del Campidoglio in materia di uso del suolo e di edilizia: «Con Alemanno si registra un aumento drammatico del consumo di suolo fuori dal nuovo Prg: il bando per l'edilizia residenziale sovvenzionata intaccherà aree agricole per 4 milioni di metri cubi. Il nuovo stadio, che il sindaco chiama carbon free, sarebbe il più grande scempio urbanistico degli ultimi decenni».
Duro anche il commento di Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio: «Il sindaco non può dire che il centro storico sarà pedonalizzato entro cinque anni, perché si così facendo si impegnerebbe oltre il suo mandato, e questo non è morale nei confronti dei cittadini. Prima aveva detto, come il suo predecessore Veltroni, che per la pedonalizzazione bisognava aspettare la metro C e il parcheggio del Galoppatoio, dunque il 2013. Ora i tempi slittano ancora». Scettico anche Fausto Bonafaccia, presidente dell'associazione BiciRoma, che, intervistato da Repubblica, ha dichiarato: «Stiamo ancora aspettando che venga ripristinato il pezzo di ciclabile cancellato su viale della Moschea, che vengano sigillati con l´asfalto i sampietrini sulla banchina del Tevere, che venga riaperto il ponte sulla ciclabile del Tevere Nord, chiuso ormai da 12 mesi perché pericolante. Ma intanto i ciclisti continuano a passare lo stesso oltre le transenne e a rischiare».
Alemanno, però, sembra ignorare le critiche, e da Copenaghen promette di prendere in considerazione la cosiddetta “Green wheel” (ruota verde), il sistema di bike sharing in funzione nella capitale danese, che prevede l'utilizzo prevalente di biciclette elettriche.