Emilio D'Alessio dalla COP15: "Sul clima c'è il sostegno di molti governi alle istanze degli enti locali. Scarso interesse dell'Italia"
Gli enti locali alla Conferenza sui cambiamenti climatici - COP15. Da Copenaghen un testo di Emilio D'Alessio, ex-presidente di Agenda 21 Italia: "Se alcuni governi nazionali sono stati molto ricettivi nei confronti delle istanze locali altri dimostrano scarso interesse. L'Italia purtroppo appartiene più a questo secondo gruppo". Il file audio con l'intervista di Caterpillar (Radio2) ad Emilio D'Alessio
17 December, 2009
Il timore di qualche protesta clamorosa e alcuni incidenti verificatisi all'esterno hanno convinto gli organizzatori a limitare al minimo l'accesso alla COP. Degli oltre 15000 delegati della società civile solo 300 sono stati ammessi agli ultimi giorni della conferenza. La delegazione degli enti locali, con oltre mille iscritti, ha solo 18 pass. Siamo più che decimati ma oggi abbiamo anche indetto una conferenza stampa.
La scelta di ridurre la presenza della società civile a una mera rappresentanza è particolarmente negativa perché il processo della COP aveva sempre garantito la trasparenza e la partecipazione.
Il ruolo delle città e degli enti locali nella lotta ai cambiamenti climatici è centrale. Con un percorso cominciato due anni fa a Bali abbiamo costruito un percorso, la "Local Governments Climate Roadmap", che ha visto le città presenti a tutti gli appuntamenti sulla via di Copenhagen. Accreditarsi ed essere parte di questi eventi ci ha portato il sostegno di molti governi nazionali, che hanno proposto emendamenti alle bozze di accordo per introdurre riferimenti espliciti al ruolo delle città e dei governi locali.
Il preambolo del testo che (speriamo) sarà approvato a Copenhagen contiene un paragrafo in cui viene citato la necessità del coinvolgimento delle autorità locali. Molti altri riferimenti sono contenuti negli altri documenti. Se alcuni governi nazionali sono stati molto ricettivi nei confronti delle istanze locali altri dimostrano scarso interesse a un percorso "verticale" che comprenda tutti i livelli di governo. L'Italia purtroppo appartiene più a questo secondo gruppo ed è un atteggiamento davvero incomprensibile. Una stretta collaborazione tra governo centrale, regioni ed enti locali rappresenta l'elemento indispensabile perché l'Italia possa almeno avvicinare gli obiettivi che abbiamo sottoscritto in sede europea. La "Carta delle Città e dei Territori sul Clima" che ha promosso Agenda 21 Italia va in questa direzione, proponendo azioni concrete e sinergie istituzionali e amministrative. La speranza è quella di ritrovare un percorso comune per una "via italiana" alla lotta ai cambiamenti climatici.
Emilio D'Alessio
Ascolta l'intervista di Caterpillar (Radio2) ad Emilio D'Alessio (17.12.2009)
Sostenibilitalia - il blog di Emilio D'Alessio