Le feste a impatto zero sono illuminate dai LED
Luci a basso consumo, spesa consapevole. Ma il vero problema è come trattare l’albero - da Il Venerdì di Repubblica del 18.12.2009
21 December, 2009
Verde Natal: anche a casa è possibile. Gli esperti dicono che l’albero artificiale va evitato: per produrlo si usano metalli e prodotti derivati dal pvc che causano danni all’ambiente e smaltirli è complicato. In casa resistono mediamente quattro anni, quindi non sarebbero la soluzione migliore. L’abete con le radici offre il vantaggio di poter essere ripiantato, ma difficilmente resiste al clima riscaldato degli appartamenti e al peso delle decorazioni.
Le sue radici nel vaso tendono a seccarsi e riprendono male dopo l’interramento. La cosa migliore sarebbe comprarlo appena prima di Natale e ripiantarlo pochissimi giorni dopo. Meglio scegliere un abete coltivato in vivaio appositamente per Natale: non è vittima delle razzie dei boschi e non provoca danni alla natura.
Le decorazioni è meglio farle in casa, usando elementi naturali come agrifogli, pigne, stecche di cannella, peperoncini rossi, edera, canditi, frutta secca e comunque tutto ciò che non ha un impatto negativo sull’ambiente. Per le luci, affidarsi ai led, che consumano l’80 per cento in meno delle vecchie lampadine. Lo shopping va fatto a piedi, portandosi dietro una borsa di stoffa da riempire preferibilmente di prodotti locali a chilometri zero. Da evitare la carta da regalo metallizzata, di difficile smaltimento, e perfino la neve artificiale del presepe: anche se priva dei clorofluorocarburi (Cfc), nocivi per lo strato d’ozono, può contenere il solvente diclorometano, un sospetto cancerogeno: meglio tornare a una bella nevicata di farina.