Emergenza neve, treni e traffico in tilt: le interviste di Eco dalle Città agli esperti
Dario Balotta, esperto di trasporti per Legambiente Lombardia: i treni sono in una situazione critica e la neve non fa che aumentare i disagi; in città la situazione si potrebbe migliorare con più corsie preferenziali e, in caso di neve, anche con blocchi temporanei del traffico. Andrea De Bernardi, esperto di trasporti: la situazione di questi giorni in Italia è peggiore di quella nel resto d'Europa
22 December, 2009
Secondo Dario Balotta di Legambiente il problema dei trasporti in Italia durante le emergenze maltempo è di tipo gestionale: i treni sono in una situazione critica e la neve non fa che aumentare i disagi; la gestione delle strade non è una priorità per le province. In città la situazione si potrebbe migliorare con più corsie preferenziali e, in caso di neve, anche con blocchi temporanei del traffico.
Traffico ferroviario in tilt: come mai?
«In Italia non c'è un problema di capacità strutturale nel sistema dei trasporti. L'aspetto critico della rete ferroviaria e stradale è invece gestionale: sarebbe sufficiente saper gestire ciò che già c'è. I disagi provocati in questi giorni dal maltempo indicano che la gestione si è inceppata. E' vero che fa più freddo del solito, ma nel nord Europa, con un clima continentale come il nostro, solitamente i treni viaggiano senza problemi anche in inverno.»
E quindi, qual è il problema?
«Fino a 30 anni fa le Ferrovie dello Stato funzionavano regolarmente, ora molti treni vengono soppressi, sono vecchi e la situazione è già critica normalmente. Quando arriva il maltempo diventa evidente il disagio, ma il sistema è già malato di suo.»
Qualche esempio?
«Ad esempio se si porta un treno in stazione con le porte ghiacciate, tutto il giorno viaggerà così e non si potranno aprire e chiudere agevolmente. Oppure il nodo degli scambi: se fossero controllati e scongelati con scaldiglie funzionanti, non andrebbero in tilt le stazioni.»
Abbiamo parlato dei treni. Com'è invece la situazione delle strade?
«La rete autostradale è in buone condizioni, non lo è invece la rete di accesso, cioé le strade provinciali. Questo è il risultato di dieci anni di federalismo stradale. La responsabilità delle strade è passata dallo stato alle province, che preferiscono utilizzare diversamente le risorse piuttosto che investirle nella gestione corrente delle strade.»
Cosa si può fare per migliorare la situazione dei trasporti nelle nostre città e prevenire le emergenze del maltempo?
«Non basta la metropolitana, servirebbero più corsie preferenziali nelle città. In caso di neve, un provvedimento da attuare che può essere utile è il blocco temporaneo dei mezzi privati. Ma prima di tutto, per fronteggiare l'emergenza, bisogna affidarsi al vecchio metodo del sale sulle strade per sciogliere la neve.»
La situazione di questi giorni in Italia è peggiore di quella nel resto d'Europa, dice l'ingegnere Andrea De Bernardi, esperto di trasporti. Sono bastati due giorni di maltempo per mandare in tilt l'intera rete ferroviaria.I trasporti locali sono andati meglio perchè rispondono al potere politico locale, non per motivi tecnici
Maltempo in tutta Europa e i treni si fermano: che cos'è successo?
«Distinguerei le due situazioni: nel nord Europa ci sono state condizioni meteo veramente pesanti, possiamo parlare di bufere di neve. In Italia invece abbiamo avuto semplicemente due giorni di maltempo, a Milano si contano 15 centimetri di neve sulle strade, non è così improbabile per questa stagione. Non si può certo parlare di calamità naturale.»
Allora come mai il traffico ferroviario è andato in tilt?
«In Italia abbiamo due problemi che si intrecciano. Da un lato la manutenzione ordinaria dei treni, che è molto carente o manca del tutto. Poi manca qualcuno che si prenda la responsabilità diretta di quello che accade: parla sempre solo il “grande capo”, ma non c'è un referente per ogni singolo problema. Ci vorrebbe invece una suddivisione in blocchi funzionali di ridotte dimensioni: pezzettini di rete ferroviaria, ognuna con un proprio staff, propri macchinari e un proprio management. Se qualcosa non funziona si potrebbe sapere di chi è la responsabilità... almeno sapremmo con chi prendercela!»
Si è detto che però il sistema italiano ha retto più che quello degli altri Paesi; qui almeno non c'è stato il blocco dei treni.
«A quanto ne so, nel resto d'Europa i treni viaggiano abbastanza regolarmente. C'è stata una singola situazione molto critica, quella degli Eurostar nel tunnel della Manica, che è stata amplificata più del dovuto. Non è vero che il traffico ferroviario in Europa è bloccato: sono stato due giorni fa in Svizzera e i treni funzionavano. E' ovvio che con tanta neve ci possono essere dei disagi, ma l'attuale situazione italiana è su un altro livello: un disastro. Sono un pendolare della linea Torino-Milano e il sistema negli ultimi giorni è del tutto fuori controllo. Oggi ero in stazione e non c'era il treno che avrei dovuto prendere. Non c'era nemmeno la comunicazione che era stato soppresso: semplicemente non ce n'era più traccia. Posso capire che, a causa del maltempo, alcuni treni vengano soppressi, ma almeno è necessario comunicarlo agli utenti.»
E i trasporti locali secondo lei come sono andati?
«Le metropolitane sono andate molto meglio dei treni, praticamente non hanno avuto problemi. Anche le linee che hanno significativi tratti in superficie, come la linea 2 di Milano.
E tutto sommato anche i bus sono andati meglio delle ferrovie. Non è un problema tecnico. E' che mentre Tenitalia è deresponsabilizzata le aziende locali di trasporto pubblico, al contrario, sono responsabilizzatissime. Non possono permettersi di sgarrare. Non credo che dipenda dalla diversa conformazione dei binari, anzi si era detto che ormai le ferrovie hanno resistenze elettriche per tener caldi gli scambi.»
Come mai, allora, vista la situazione critica, quando nevica il consiglio è sempre quello di lasciare l'auto a casa, preferendo il trasporto pubblico e ferroviario?
«E' un consiglio giusto. Teoricamente il trasporto ferroviario ha meno problemi di quello su ruote. Possiamo dire, semplificando molto, che anche in condizioni di sole i binari sono già “viscidi”, cioè non hanno un problema di aderenza come le gomme degli autoveicoli. Per questo motivo in caso di neve o ghiaccio hanno solitamente meno problemi.»