Firenze: in 12 punti il nuovo piano anti-smog
Approvate dalla Giunta Renzi le linee d'indirizzo per il contenimento dell'inquinamento atmosferico. Previsto per il 2010 il potenziamento del car sharing, il rinnovo dei mezzi pubblici, la realizzazione del bike-sharing e la creazione di nuove aree pedonali esterne alla Ztl. Non figura invece l'ipotesi di ticket per l'ingresso in centro, che sarà oggetto di confronto tra assessorati nelle prossime settimane
23 December, 2009
Sono state riassunte in 12 punti le linee guida per la lotta allo smog fiorentino. Il documento, approvato ieri dalla Giunta Renzi, non fa altro che mettere nero su bianco le intenzioni dell'Amministrazione emerse nei mesi scorsi, fatta salva l'ipotesi di pedaggio per l'ingresso dei veicoli più inquinanti nel centro storico. Il sindaco, in contrasto con l'intenzione dell'assessore all'Ambiente Cristina Scaletti che voleva accelerare sul tema, ha ritenuto prematuro dare indicazioni in tal direzione. Di un eventuale "Ecopass fiorentino" si occuperà nei prossimi mesi un tavolo di confronto tra diversi assessorati (sviluppo economico, mobilità, ambiente, polizia municipale) che traccerà, entro giugno 2010, un "masterplan della mobilità veicolare" in accordo con i comuni della cintura metropolitana.
Tra le "Linee di indirizzo per le politiche di contenimento dell’inquinamento atmosferico” figurano l'attivazione entro il 2010 del servizio di biciclette pubbliche in condivisione, il potenziamento del car sharing con nuovi veicoli e costi più contenuti per l'utenza e la sostituazione dei mezzi più inquinanti presenti nella flotta autobus pubblici. Emerge inoltre la volontà della Giunta di attivare al di fuori della Ztl, in aree periferiche residenziali, nuove aree pedonali.
Ecco le "Linee di indirizzo per le politiche di contenimento dell'inquinamento atmosferico" approvate dalla Giunta comunale di Firenze:
1) MOBILITA’ VEICOLARE
1.1.Masterplan della mobilità veicolare
Creazione di un gruppo interdisciplinare (assessorati allo sviluppo economico, assessorato alla mobilità, assessorato all’ambiente, polizia municipale) per la definizione di un masterplan della mobilità veicolare entro giugno 2010 ispirato dai criteri delle direttive dell’Unione Europea. Collegamento con il nuovo piano sosta previsto dall’Amministrazione per il gennaio 2010. Verifica tecnica della possibilità di introdurre incentivi per i comportamenti virtuosi, per finanziamenti legati all’acquisto di ZEV o LEV (veicoli a zero emissioni o a basse emissioni), raccordo coi comuni della cintura metropolitana.
1.2 Car Sharing
Incremento del servizio di car sharing verificando la possibilità di abbattimento dei costi per l’utenza
1.3 Veicoli diesel
Incremento dei controlli sui gas di scarico di tutti i veicoli diesel sia commerciali che destinati al trasporto delle persone al fine di verificare sulla strada la fumosità degli stessi
1.4 Flotte pubbliche
Messa a punto di un piano concordato con gli altri enti per la sostituzione dei mezzi delle flotte pubbliche inquinanti entro marzo 2010
1.5 Trasporto pubblico locale
Messa a punto di un piano concordato con gli altri enti per la sostituzione dei mezzi destinati al trasporto pubblico locale entro marzo 2010
2) MOBILITA’ ALTERNATIVA
2.1 Masterplan della mobilità alternativa
Definizione di un masterplan della mobilità ciclabile entro marzo 2010 con particolare attenzione ai percorsi ciclabili, alle rastrelliere, alle ciclo-stazioni
2.2 Bike Sharing
realizzazione di un servizio di bike sharing sul modello delle principali città europee entro il 2010
2.3 Veicoli elettrici
Messa a punto di un piano comunale per la creazione di una rete di punti ricarica per veicoli elettrici entro il 2010
2.4 Controlli
Incremento dei controlli della Polizia Municipale sulle piste ciclabili, per le rastrelliere, per le aree di ricarica dei veicoli elettrici
2.5 Aree pedonali
Nuove aree perdonali anche al di fuori del perimetro della ZTL in zone con vocazione a centro urbano minore o con identità equivalente
3) PROVVEDIMENTI CONOSCITIVI
3.1 Monitoraggio
Creazione di una rete di monitoraggio per il PM 2.5 in accordo con Regione Toscana, Provincia e ARPAT entro il 2010
3.2 Collaborazione con Università
messa a punto di accordi di ricerca con Università per la speciazione qualitative delle polveri a Firenze per lo studio epidemiologico delle patologie derivanti da inquinamento atmosferico in relazione al luogo di lavoro, residenza o permanenza.
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