La Regione Campania dice no al Nucleare
È stato sancito con la manovra di bilancio che la Regione ha approvato per il 2010: in Campania non sarà possibile istallare impianti di produzione di fabbricazione e stoccaggio di combustibile nucleare
04 January, 2010
Nella manovra finanziaria approvata a fine anno dalla Regione Campania ci sono due importanti impegni di principio. Il primo riguarda l´acqua, in merito a cui la Regione ha deciso che le aziende operative nel suo territorio siano a maggioranza assoluta a partecipazione pubblica e che le società miste o interamente private attualmente operanti decadano alla scadenze dei relativi contratti.
Il secondo punto, che ha aperto un forte contrasto soprattutto con il centro destra, riguarda l’energia nucleare. Il territorio campano viene, infatti, esplicitamente precluso all´installazione di impianti di produzione, ma anche di fabbricazione e stoccaggio del combustibile nucleare nonché ai depositi di materiali radioattivi.
L’amministrazione Campana, dunque, decide di utilizzare un atto che ha forza di legge per opporsi al piano per il nucleare del ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola. La proposta è venuta dall’Italia dei Valori ed è stata appoggiata anche da Sinistra e Libertà, che attraverso il suo capogruppo, Tonino Scala, ha fatto sapere: Il Sud ha il sole per trecento giorni all'anno e ancora oggi non riusciamo a valorizzare la maggiore risorsa di cui godiamo. Il piano di Scaiola è inapplicabile mentre basterebbe un programma di seri incentivi per rendere autosufficienti molte abitazioni grazie alle energie alternative.