Lecce: rifiuti, da aprile la raccolta porta a porta
Lecce, dalle strade cittadine spariranno i cassonetti. Il servizio avrà un volto nuovo, ma niente umido. L'assessore Garrisi: un piccola rivoluzione - da Il Corriere del Mezzogiorno dell'11.01.2010
12 January, 2010
Antonio Della Rocca
Scade nel prossimo mese di aprile il contratto con le ditte Ecotecnica ed Axa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani a Lecce e il Comune sta approntando il nuovo bando per l’affidamento del servizio che introdurrà la raccolta porta a porta. Spariranno, quindi, dalle strade tutti i cassonetti, e gli addetti preleveranno direttamente dalle case i rifiuti differenziati alla base. Ne dà notizia l’ufficio Ambiente di Palazzo Carafa diretto da Fernando Bonocuore che è anche a capo dell’Ufficio unico dell’Ato Lecce 1. Per la precisione i bandi saranno tre, uno per ciascun Aro (Ambito di raccolta ottimale) in cui sono suddivisi i ventisette comuni dell’Ato che dalla fine dello scorso dicembre si è trasformata in un consorzio di comuni presieduto da Gianni Garrisi, assessore all’Ambiente del Comune di Lecce.
La forma consortile produrrà alcuni vantaggi, come il fatto che tutti i finanziamenti che provengono dalla Regione Puglia, attraverso i Programmi operativi regionali (Por), potranno essere intercettati. Il consorzio stesso può decidere la destinazione dei soldi pubblici ottenuti, senza che si debba passare, come avveniva in passato, attraverso ogni singolo Consiglio comunale. Quindi, i procedimenti finalizzati alla spesa dei fondi saranno di gran lunga più snelli. Ogni famiglia leccese avrà i sacchetti monomateriale con cui si provvederà a differenziare i rifiuti alla fonte. Sono previste differenziazioni tra plastica, vetro, carta e cartone, mentre l’alluminio viene già raccolto con un sistema a parte. Ciò che non si potrà fare è la raccolta differenziata dell’umido per la mancanza di un impianto di compostaggio, di conseguenza questa frazione sarà smaltita insieme al talquale. Il sistema di smaltimento previsto dalla Regione Puglia, infatti, non prevede stazioni per il trattamento del rifiuto umido, ma una filiera composta da impianti di selezione, biostabilizzatori, discariche di servizio soccorso, impianti per la produzione di Cdr, il combustibile da rifiuto da bruciare negli inceneritori privati per la produzione di energia elettrica.
"Per Lecce sarà una piccola rivoluzione - conferma l’assessore Gianni Garrisi - perché anzitutto spariranno i cassonetti dalle strade e dalla raccolta stradale si passerà alla raccolta direttamente nelle case, nei pub, nei ristoranti, negli alberghi, cioè si andrà a prendere il rifiuto direttamente alla fonte, laddove viene prodotto. La raccolta differenziata - aggiunge l’assessore Garrisi - sarà monomateriale a differenza del passato in cui avveniva la raccolta multimateriale. Siccome i costi per la separazione sono diventati altissimi, la nuova evoluzione della raccolta prevede la differenziazione a monte di vetro, carta e cartone e plastica. Siamo orientati a fare poche distinzioni per non creare troppi fastidi ai cittadini - evidenzia Gianni Garrisi - che altrimenti si ritroverebbero in casa tante buste da dover riempire. Cercheremo di privilegiare quei materiali che, sotto il profilo del riciclo dei rifiuti, riteniamo di maggiore efficacia. In questo frangente gli uffici stanno lavorando per perfezionare il progetto, in realtà si tratta di mettere a punto alcuni dettagli, ma il piano si può dire che sia pronto da tempo e siamo sempre in attesa del finanziamento regionale che ci avevano promesso entro dicembre". Per la precisione si tratta di due finanziamenti, uno di circa un milione e l’altro di sette milioni di euro.