Milano: il progetto di community garden nel Parco Trotter
L’associazione “La Città del Sole”, in collaborazione con la scuola elementare e media situata all’interno del Parco Trotter, avviano un community garden per coinvolgere gli allievi e gli abitanti del quartiere nell’attività di giardinaggio, favorendo così lo scambio intergenerazionale
01 February, 2010
Elisa Bianco
Quando si parla di community garden, esperienze ormai molto diffuse fuori dall’Italia, si fa riferimento a orti e giardini di quartiere di cui gli abitanti della zona si prendono cura con un duplice scopo: rendere più accogliente la città in cui vivono e rinsaldare i loro legami sociali. Un esempio di “giardino comunitario” in Italia si trova all’interno del Parco Trotter, zona Nord-Est di Milano. Il Parco Trotter, in realtà, è un parco scolastico che viene aperto al pubblico quando non c’è scuola: questo permette di dare al community garden anche una valenza educativa, contribuendo all’istruzione dei bambini.
Già prima dell’avvio del community garden, il parco Trotter non era estraneo a attività di coltivazione urbana: da tempo sono presenti alcuni piccoli orti gestiti da anziani del quartiere e anche un “giardino segreto” per i corsi scolastici di educazione ambientale. Questo, però, è il primo progetto strutturato sul piano sociale, in cui uno dei primi obiettivi è proprio il coinvolgimento di tutti gli abitanti del quartiere, indipendentemente dall’età o dall’attività che svolgono. Il community garden è stato avviato dall’associazione "La Città del Sole", in collaborazione con la scuola elementare e media situata all’interno del parco. Nella prima fase sono previsti brevi corsi di formazione per trasferire ai partecipanti le conoscenze necessarie a prendersi cura del giardino, a questa seguirà poi la fase di coltivazione comunitaria attiva di uno spazio non utilizzato all’interno del parco milanese. Terminato l’allestimento, inizieranno infine i progetti di collaborazione Patek Philippe replica con la scuola, per coinvolgere anche gli allievi nell’attività di giardinaggio e favorire lo scambio intergenerazionale.
Il community garden, insomma, si regge sul lavoro volontario di quanti, abitanti del quartiere o meno, tecnici professionisti o solo volonterosi appassionati, siano disposti ad investire il proprio tempo nel progetto. Maggiori informazioni su com’è strutturato il community garden e la descrizione del progetto si possono trovare sul sito del parco, mentre lo svolgimento delle attività può essere seguito sul blog di uno dei partecipanti.
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