In Toscana stoviglie e contenitori riutilizzabili nelle mense scolastiche: a che punto siamo?
Una legge regionale toscana prevede già per le mense di proprietà di Comune, Provincia e Regione, il divieto di utilizzare contenitori e stoviglie non riutilizzabili. Dubbi sulla piena applicazione della norma. Il "Protocollo d'intesa per una gestione sostenibile dei servizi di ristorazione scolastica" firmato nel gennaio 2010 da Regione, Anci Toscana ed Agenzia Regione Recupero Risorse vuole portare alla piena applicazione della legge
08 February, 2010
A gennaio 2010 la Regione Toscana annunciava la firma di un protocollo d'intesa (con Anci Toscana ed Agenzia Regione Recupero Risorse) per una gestione sostenibile dei servizi di ristorazione scolastica. La legislazione toscana prevede già per le mense di proprietà di Comune, Provincia e Regione, il divieto di utilizzare contenitori e stoviglie non riutilizzabili. Riferendosi a questi enti, la legge regionale 25 del 1998, art. 4 comma 3, recita: "è fatto divieto di utilizzare nelle proprie mense, per la somministrazione degli alimenti o delle bevande, contenitori e stoviglie a perdere". Anche se approvato nel 1998 sorgono però alcuni dubbi sulla piena applicazione dell'articolo nel territorio toscano. Il protocollo d'intesa sottoscritto a gennaio evidenzia, infatti, la necessità di “un'indagine sull’intera scala regionale delle modalità di gestione del servizio nelle mense scolastiche nonché l’attivazione di percorsi di informazione-formazione che consentano di adempiere agli obblighi di legge e di raggiungere gli obiettivi previsti dalla normativa vigente”.
Nel 2007 era già stata realizzata “La produzione di rifiuti nella ristorazione collettiva in Toscana – prima indagine conoscitiva e indicazioni operative di prevenzione”. Si trattava di un’indagine con l’obiettivo di confrontare gli impatti ambientali complessivi del sistema di ristorazione attraverso un’analisi delle diverse modalità di erogazione del servizio: modalità di preparazione, veicolazione e somministrazione dei pasti, utilizzo di stoviglie usa e getta o pluriuso, modalità di raccolta differenziata e avvio a recupero o smaltimento dei rifiuti prodotti. Partendo da questa indagine, con il protocollo d'intesa si è quindi avviato un monitoraggio (in fase di conclusione) che porterà ad avere una serie di dati per definire il quadro di dettaglio del servizio di ristorazione scolastica in Toscana.