Filtri antiparticolato: in commercio solo quelli per le auto estere
Sono diverse in Italia le ordinanze che limitano la circolazione dei vecchi diesel, prevedendo però una deroga per chi decide di montare un filtro "retrofit" in grado di trattenere una parte delle polveri sottili emesse. Reperire in commercio un filtro anti particolato può però rivelarsi un'impresa assai complicata, soprattutto se si è in possesso di un'auto con marchio italiano
10 February, 2010
I filtri anti particolato sono efficaci? C'è anche chi ritiene che questi dispositivi non siano risolutivi per l'abbattimento delle polveri e che, anzi, sarebbero ancor più nocivi per la nostra salute (secondo alcuni studi l'ulteriore riduzione dimensionale delle micropolveri attuata dai filtri, aumenterebbe la possibilità per le polveri di raggiungere i polmoni); la scuola di pensiero prevalente vede invece i filtri come una possibile "riduzione del danno" (viene calcolato un abbattimento del 90% del Pm10 grazie ai dispositivi montati sui veicoli commerciali e del 30-50% per quelli installati sui veicoli privati).
Ma i filtri, si trovano in commercio? Se i nuovi veicoli Euro5 diesel, per legge, escono già di fabbrica con il dispositivo installato, la maggior parte dei veicoli diesel in circolazione non montano sistemi per l'abbattimento dell'emissione di polveri. La circolazione dei vecchi diesel è peraltro limitata in diverse regioni italiane attraverso specifiche ordinanze anti-smog. Alcune di queste ordinanze prevedono però il permesso di circolazione in deroga per chi decide di montare su questi veicoli "efficaci sistemi di abbattimento delle polveri sottili". Si tratta di filtri anti particolato "retrofit" o "aftermarket", montati cioè a posteriori su veicoli che in origine ne sono sprovvisti.
In Lombardia l'esenzione riguarda tutti i veicoli alimentati a gasolio su cui vengono installati filtri in grado di garantire un valore di emissione di particolato pari o inferiore al limite fissato per la categoria Euro3.
A Bologna, Piacenza, Parma, Forlì e Rimini, la deroga per chi decide di montare il Fap è limitata ai possessori di Euro2 diesel mentre, a Reggio Emilia e a Modena, la deroga si applica su qualsiasi categoria di diesel, purchè dotato a posteriori di filtro. A Ravenna e Cesena le ordinanze prevedono invece deroghe per chi monta i filtri su qualsiasi auto diesel precedente all'Euro3.
In Piemonte, altra regione in cui i provvedimenti anti-smog arrivano a bloccare la circolazione dei diesel Euro2, la deroga è prevista dalle ordinanze di Torino, di alcuni comuni limitrofi, e del comune di Verbania, per chi viaggia con un diesel Euro2 immatricolato da più di 10 anni su cui è stato installato a posteriori il Fap.
Reperire in commercio un filtro anti particolato può però rivelarsi un'impresa assai complicata. Se per i veicoli commerciali è più facile trovare sul mercato questi dispositivi, per quanto riguarda i filtri da installare a posteriori su veicoli privati adibiti al trasporto persone, la ricerca potrebbe rivelarsi vana per molti modelli d'auto. Qualche possibilità di trovare in commercio un filtro adatto alla propria auto ce l'hanno i possessori di un vecchio diesel Audi, Opel, Volkswagen, Skoda, Seat, Renault, Nissan, Mitsubishi, Mercedes-Benz, Ford, Bmw.
Negli anni, infatti, i filtri per alcuni modelli di queste case sono stati prodotti, omologati e commercializzati per il mercato estero, anche da produttori italiani. Negli anni non si è invece sviluppato analogalmente il mercato dei filtri retrofit per i marchi nazionali (Fiat, Alfa Romeo), in quanto questi sono stati riconosciuti normativamente dal Ministero dei Trasporti solo di recente.
La guerra sui filtri anti-smog, in tribunale le marmitte verdi - da La Repubblica del 21.02.2010
Fap sì/Fap no: selezione di interventi apparsi sul blog Motori di Repubblica.it e su Eco dalle Città nel gennaio 2008
Alleghiamo alla nostra notizia un primo elenco di filtri anti particolato commercializzati da venditori/distributori italiani.