Non sono bastate le abbondanti precipitazioni piovose (e nevose) di queste prime settimane del 2010 a migliorare la qualità dell'aria a Roma. Le centraline Arpa per il monitoraggio dell'inquinamento atmosferico continuano infatti a rilevare valori della concentrazione di polveri sottili superiori ai limiti imposti dalla legge. Dall'inizio dell'anno, infatti, sono stati ben 82 gli episodi di “sforamento” giornaliero della soglia di 50 microgrammi per metro cubo fissata dalla normativa di settore (dati Arpa Lazio). Ben otto in più rispetto allo stesso periodo del 2009. Cinque stazioni di controllo su dieci (Francia, Cinecittà, Preneste, Cipro e Villa Ada) hanno fatto segnare un aumento dei superamenti rispetto all'anno scorso, mentre a Fermi (11 sforamenti) la situazione è rimasta stazionaria. A Preneste, in particolare, si registra addirittura un raddoppio delle giornate fuori-limite (12 contro le 6 dello stesso periodo del 2009), ma la situazione è abbastanza preoccupante anche a Cinecittà (dove si è passati da 7 a 12 superamenti), e a corso Francia (13 superamenti a fronte di 12). Dati che fanno diagnosticare a Legambiente una vera e propria emergenza smog per la Capitale. «I cittadini hanno bisogno di più trasporto pubblico e meno smog per vivere meglio», hanno dichiarato unanimemente Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale dell'associazione ambientalista, e Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio. La ricetta per uscire dalla crisi è quella che Legambiente richiede da tempo: prolungamento delle linee metropolitane, nuovi tram e nuovi treni per i pendolari, potenziamento del servizio di car sharing e nuove bici per il bike sharing, elettrificazione del servizio di trasporto pubblico nel centro storico e pedonalizzazione dell'area del Tridente.