Insabbiato il decreto nei meandri del Ministero, ormai persi sei mesi
Acquisti verdi delle pubbliche amministrazioni
30 April, 2002
Entro il 31 marzo si attendevano decreto nazionale e disposizioni regionali per precisare come tutta la Pubblica Amministrazione avrebbe dovuto contribuire attivamente allo sviluppo dell'industria del riciclo. Era previsto dalla legge finanziaria 2002, che fissava nel 30% la quota di manufatti o beni che gli Enti pubblici e le imprese a capitale prevalentemente pubblico avrebbero dovuto coprire con materiali provenienti dal riciclo. E' ormai cominciato maggio e ancora del decreto ministeriale (e, di conseguenza, delle disposizioni regionali) non si hanno notizie. Al Ministero continuano a dire che il decreto è "in corso di elaborazione", ma i giorni passano e il ritardo inizia a farsi consistente (ormai più di un mese). Un ritardo che è destinato a crescere esponenzialmente, tenendo conto del fatto che, dopo la sua promulgazione, si prevedono tempi lunghi per la presentazione dei provvedimenti dei governi locali. Un ritardo che, nella più ottimistica delle previsioni, non potrà essere inferiore ai sei mesi. In attesa di disposizioni più precise dal Governo centrale,qualcuno si muove. Alcuni consiglieri regionali lombardi, tra cui Carlo Monguzzi, capogruppo dei Verdi, e Silvia Ferretto di An, hanno presentato un progetto di legge che sarà probabilmente approvato nelle prossime settimane: il provvedimento prevede che almeno il 40% della carta utilizzata dall’amministrazione regionale sia riciclata e mira a diffondere, con campagne promozionali, l’uso di carta recuperata nelle pubbliche amministrazioni e nelle imprese.