Dopo il Pincio, addio a tutti i parcheggi interrati in centro?
Ancora fermi i cantieri per quattro aree sosta che la precedente amministrazione aveva già autorizzato. I residenti del centro storico chiedono ad Alemanno un piano parcheggi a lungo termine
22 September, 2008
Dopo lo stop al parcheggio del Pincio, sembra che il campidoglio abbia in mente lo stesso destino per altri 4 impianti interrati autorizzati dalla giunta Veltroni e ancora in attesa dell'inizio dei lavori. A lanciare l'allarme è l'ex delegato del sindaco per i parcheggi, Fabrizio Panecaldo, che sottolinea che, oltre a migliorare la situazione della viabilità in centro, i nuovi parking potrebbero rappresentare una significativa fonte di entrate economiche per il Comune di Roma. Secondo le stime dei tecnici, infatti, i parcheggi porterebbero un guadagno di circa sette milioni di euro in diritti di superficie. Eppure, le ruspe non sono ancora al lavoro. «Le uniche transenne che si vedono sono state messe nell'area in cui dovrebbe venire realizzato il parcheggio di lungotevere Arnaldo da Brescia- dichiara Panecaldo- ma in realtà si tratta solo di sondaggi archeologici e attualmente non ci sono operai al lavoro».
In quell'area dovrebbe essere costruito un parcheggio da circa 400 posti auto, ma la giunta Alemanno non ha ancora annunciato l'avvio dei lavori. «Ma il progetto più rilevante è quello del parking di lungotevere Marzio» sostiene Fabrizio Panecaldo. In quella zona, infatti, dovrebbe essere avviata la costruzione del primo parcheggio del Campidoglio aperto anche ai ciclomotori (con 241 posti moto, oltre a 386 posti auto). Le associazioni dei residenti del I Municipio, intanto, chiederanno al sindaco Alemanno proprio di elaborare un piano parcheggi a lungo termine. «Proporremo - fa sapere Roberto De Censi, presidente dell'associazione Ricominciamo da Trevi - la trasformazione dell'ex deposito dell´Ama di via Zucchelli in un parking interrato, in modo da sopperire alla cancellazione del progetto del Pincio».