In Piemonte sempre più feste scelgono le stoviglie biodegradabili e riutilizzabili
Per contenere l’impatto ambientale generato da piatti, posate e bottiglie di plastica di feste e sagre alcuni enti pubblici promuovono da qualche anno l’utilizzo di stoviglie riutilizzabili o in mater-bi. Alcuni esempi di buone pratiche nel territorio piemontese
18 February, 2010
Massimiliano Milone
La Rete provinciale degli Acquisti Pubblici Ecologici
La Provincia di Torino in collaborazione con ARPA Piemonte, ha elaborato le linee guida per l’organizzazione di eventi a basso impatto ambientale (Green Meeting), contenute nel Protocollo d’intesa per la promozione degli Acquisti Pubblici Ecologici, a cui hanno aderito numerosi Comuni, Enti Parco ed altri soggetti come l’Università di Torino ed Environment Park (in totale 40 soggetti). Il progetto si concretizza nella definizione di una serie di requisiti minimi per la gestione ecosostenibile delle manifestazioni. Si fa riferimento anche alle stoviglie: in un’ottica di minimizzazione dei rifiuti e di risparmio di risorse si richiede di evitare prodotti usa e getta e di utilizzare stoviglie riutilizzabili e tovaglie e tovaglioli in tessuto; nel caso in cui questo non sia possibile, si richiede l’uso di prodotti biodegradabili e compostabili.
Novara incoraggia le stoviglie riutilizzabili nelle feste e sagre di paese
La Provincia di Novara si è mossa per incoraggiare iniziative virtuose di raccolta differenziata e di riciclo dei rifiuti. Attraverso il Bando Ecofeste (che ha preso il via nella primavera del 2007), rivolto principalmente ai comuni ed alle proloco, la Provincia vuole premiare con il marchio di qualità “Ecofeste” tutte quelle manifestazioni ricreative o culturali che decidano di impegnarsi in buone pratiche di riduzione dei rifiuti, generati soprattutto dai servizi di accoglienza e ristoro di feste e sagre.
Il marchio di qualità viene assegnato a tutti coloro che rispettano una serie di requisiti, alcuni obbligatori ed altri facoltativi, tutti volti alla riduzione degli sprechi: la designazione di un responsabile per la gestione dei rifiuti nel corso della festa; l’utilizzo di bottiglie con vuoto a rendere o di caraffe per le bevande; l’utilizzo di stoviglie riutilizzabili in sostituzione delle stoviglie di plastica usa e getta; il recupero di alimenti non utilizzati; la raccolta differenziata di plastica, vetro, carta, lattine, degli oli di frittura; l’uso di prodotti biologici; attività di comunicazione per dare visibilità agli aspetti ambientali dell’evento…
La Provincia chiede dunque ad ogni partecipante di indicare sulla propria scheda di iscrizione le azioni che intende mettere in pratica nel suo evento ed attribuisce ad ognuna di esse un punteggio che va da 1a 7. Dall’esame delle schede pervenute la Provincia stila una graduatoria ed assegna agli idonei l’ambito marchio. Per i più meritevoli assegna poi un contributo provinciale, a parziale sostegno delle spese per l’organizzazione, da devolvere ai soggetti promotori.
Nei suoi tre anni di vita, Ecofeste ha premiato decine di manifestazioni gestite secondo criteri ambientalmente sostenibili. Ecofeste 2009 si è chiusa con un bilancio positivo: la Provincia ha attribuito a 16 manifestazioni, in linea con le caratteristiche previste dal bando, il caratteristico marchio, da utilizzare nelle attività pubblicitarie. Inoltre, ai Comuni promotori dei progetti considerati maggiormente virtuosi la Provincia ha assegnato un contributo di 4.000 euro.
La Provincia auspica di riuscire, già da quest’anno, ad incrementare quest’iniziativa, nella convinzione che il contesto di una festa o di una sagra, improntato allo svago, possa veicolare in modo efficace buone pratiche di riduzione dei rifiuti e degli sprechi, nonché stili di vita corretti e rispettosi dell’ambiente.
Il progetto “Ecofeste” di Fossano
Il Comune di Fossano (Cuneo) con provvedimento della Giunta Comunale n. 63 del 1/3/2007 Adozione di comportamenti eco-compatibili nella gestione delle manifestazioni popolari si è impegnato a sponsorizzare e patrocinare sagre e feste organizzate dai vari comitati e dalle proloco, che dicano: “Stop all’usa e getta” e che promuovano l’uso di stoviglie biodegradabili e, ove possibile, le stoviglie riutilizzabili. Obiettivo finale: incentivare ed estendere comportamenti virtuosi nel rispetto dell’ambiente.
Sulla base della disponibilità di bilancio il Comune concede contributi integrativi ai borghi, alle frazioni, alle proloco per sostenere in tutto o in parte i costi derivanti dall’uso di materiali biodegradabili o riutilizzabili. Nessun contributo per feste e manifestazioni che utilizzano materiali usa e getta!
Ricordiamo che il comune di Fossano ha 15 frazioni, quasi tutte dotate di comitati o proloco che organizzano almeno una volta all’anno una festa o una sagra o comunque un’occasione di incontro in cui è prevista la somministrazione di bevande e cibi.
«Queste piccole iniziative, piccole quantomeno nei numeri, hanno però un enorme valore educativo» ha dichiarato l’Assessore all’Ambiente del Comune di Fossano Bruno Olivero «perché aiutano i cittadini a prendere contatto con concetti e comportamenti assolutamente nuovi per la cultura in cui siamo quotidianamente immersi. Nell’elaborazione del progetto Ecofeste non ci aspettavamo chissà quali risultati immediati ma, come dieci anni fa, quando si iniziava a parlare di raccolta differenziata, volevamo far germogliare un seme che, ci auguriamo, crescerà col tempo».
L’obiettivo finale è quello di ridurre il volume complessivo dei rifiuti prodotti e recuperarne la maggiore quantità possibile attraverso una buona raccolta differenziata».
Ed ha aggiunto: «Si tratta una scelta conseguente ad una strategia che l’Amministrazione di Fossano porta avanti da molti anni. In tempi non sospetti abbiamo favorito l’insediamento sul nostro territorio di un impianto privato di compostaggio che ritira i rifiuti organici di Fossano a tariffe di favore, abbiamo incentivato il compostaggio domestico, abbiamo attuato su tutto il concentrico una forma di raccolta differenziata degli scarti organici tramite sacchetto in mater-bi… insomma, mettere l’accento sui materiali bio ci è sembrato un fatto naturale».
Ma non è finita. Nella sezione download del sito del comune si può scaricare l’utile vademecum operativo per insegnanti, il vademecum per organizzatori di feste patronali e l’albo dei fornitori di materiali biodegradabili (da contattare per avere prezzi e preventivi).
Il progetto “Plastic Free” nel Canavese
Per ridurre i rifiuti prodotti dalle numerose feste e sagre, che si svolgono ogni anno nel Canavese, il Polo Territoriale di Educazione Ambientale di Ivrea, l’associazione Ecoredia (Gruppo d’acquisto solidale di Ivrea), l’associazione Serra Morena, il Liceo Scientifico “Gramsci” e la Società Canavesana Servizi, hanno elaborato nel 2007 Plastic Free.
Il progetto propone agli organizzatori di eventi (comuni, proloco, associazioni in generale) una serie di buone pratiche da seguire: in particolare la sostituzione delle stoviglie usa e getta con stoviglie riutilizzabili o biodegradabili.
Si legge sul sito di Ecoredia: «Il progetto si concretizza nella definizione di una serie di requisiti minimi per la gestione ecosostenibile delle manifestazioni e nella creazione di un logo di cui gli organizzatori potranno fregiarsi aderendo all’iniziativa e attenendosi ai requisiti proposti».
Dal 2007 (anno in cui il progetto ha preso il via) ad oggi hanno aderito una trentina di manifestazioni. Quest’anno Plastic Free approda anche nel celebre carnevale di Ivrea: un’associazione di arancieri ha infatti deciso di utilizzare nel suo padiglione gastronomico esclusivamente stoviglie biodegradabili.
Una curiosità dalla vicina Val d’Aosta: l’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Val d’Aosta ha preparato la Guida pratica per la realizzazione di una ecolo-fête, un vademecum pensato per enti pubblici (Comune, Comunità Montana o Regione) e proloco che decidano di organizzare, gestire direttamente o semplicemente finanziare feste e sagre a basso impatto ambientale.